martedì 30 aprile 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = FIORELLA CARCERERI

FIORELLA CARCERERI: “Senza Rete”---

L’opera si articola in due sezioni che stabiliscono una netta cesura all’interno di un sofferto percorso emotivo.
“Tu ed io” è la prima di queste sezioni; al suo interno vige un senso di staticità. Due soli protagonisti, pensieri che si sovrappongono soffocandosi, versi estremamente brevi che lasciano il lettore sospeso in un limbo di dubbi e di tormento.
Componimenti che l’autrice rivolge a se stessa, ritrovatasi sola, dopo un amore svanito. Una frazione di vita mareggiata di lacuna in lacuna nel tenue tentativo di colmare il vacuo abisso squarciato nel cuore.
“Era naturale/ respirarti/ e dimenticare/ tutto il male.” - tratto da:Solo tu ed io
La sezione successiva si intitola: “Io e il resto”. Con un sospiro di sollievo lo sguardo si alza a captare la realtà circostante, percependo luoghi, figure e nuovi personaggi. Anche l’interlocutore cambia, il discorso assume un’intonazione da exemplum e la crescita della protagonista si svela come il primo volo di una crisalideuscita dal bozzolo.
“Ad ogni stagione,/ si cambia pelle,/ stato d’animo,/ modo di pensare.” - tratto da: Pazienza
L’unitarietà del complesso dei componimenti è garantita da un girotondo di elementi costanti. Questi, se nella prima sezione vengono appena sfumati, sbocciano ripetitivamente nella seconda, segnando più e più primavere che sanciscono la rinascita di una donna e la sua ripartenza, come la prima donna fra tutte, come Eva.
Troviamo il tempo, arcaicizzato e riportato alle antiche distinzioni greche, kronos e kairos e così espanso e compresso in fede a leggi qualitative e non scientifiche. Mesi, settimane, battiti di ciglia.
Troviamo gli spazi, misurati da un occhio che corre per lunghe distese di paesaggi freddi e splendidi con un’accezione prettamente naturalista che trasuda intenso amore per un pianeta sofferente.
Troviamo interessanti intonazioni polemiche accostate a pirandelliane presenze di maschere e palcoscenici che si mescolano alle forme sensibili in una visione indefinita.
Troviamo climax continui di un predominante elemento, l’acqua, disposto in ogni sua forma a segnare le ferite e l’animo dell’autrice, talvolta goccia a goccia, talvolta vere e proprie onde che si rifrangono sulla riva portando rancore, speranza, voglia di ricominciare e si rimescolano e si spargono su tutta la superficie.
Troviamo, a riscaldare il tutto, una morbida, devota, dolce femminilità che impreziosisce la parola come zucchero a velo su di una torta.
Un’ingenuità che echeggia Emily Dickinson, una riflessione amorosa che supera l’ostacolo dell’età (tema anch’esso sfiorato nella silloge) facendosi vibrazione che corre ad abbracciare le più molli titubanze prevertiane e le più sagge ed oculate maturità.

FRANCESCA LETTIERI

sabato 20 aprile 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = ROBERTO MOSI

ROBERTO MOSI : “Concerto” – Ed. Gazebo – 2013 – pagg. 80 - € 10,00 –
Livelli straordinari di melodie si elevano in queste pagine come una lunga sinfonia, che trasporta il lettore attraverso i labirinti del mito, con una scrittura rapida e attenta. Un susseguirsi di intermezzi, ricchi di metafore e di incisi, si intrecciano nello spunto del racconto , sequenze narrative nel risveglio sinfonico della poesia.
“Dunque Mosi si cimenta con un linguaggio, quello della musica, in cui i livelli tonali – scrive Giuseppe Panella nella prefazione – si susseguono in una ricerca di armonia finale e in cui ogni elemento si ricompone alla fine dell’esecuzione e si ritrova nella sua particolare dimensione autonoma per cui è nata, pur mantenendo la sua posizione all’interno del tutto.”
A tratti qualche segnale di sottintesa magia rievoca illusioni : “Bolle la pentola / il sogno d’Europa / ballano le fiamme / le streghe agitano il brodo ./ Il dito del banchiere / l’occhio di un rom / il sorriso di un nero. / Le vecchie gettano dentro.”
Ed il concerto riprende senza posa tra il passo di danza di una Venere o lo scoccare della freccia di Cupido , tra il profumo di aranci in veste di guerra , o la tempesta che avvolge la città dei Medici , Fiorenza.
Sono colorati quadretti rincorrenti , Venere superba solca le onde , sventolano stendardi , o Cesare porta gli amici sino all’Arno: gli elementi ricompongono gli adagi per modellare colori e suoni.
ANTONIO SPAGNUOLO

martedì 16 aprile 2013

NOTIZIA = PREMIO BADIA SAN SAVINO

Sono ammessi al premio "Badia di San Savino / Trofeo Chiocciola longobarda" poesie inedite e libro di poesie.
Inviare sette copie al segretario prof. Alberto Armellin - Novacchio per Badia - 56023 - (Pisa) entro il 15 giugno 2013. E' richiesta tassa di lettura .
Premiazione 14 settembre 2013 -
Riferimento : s.savinopoesia@gmail.com

domenica 14 aprile 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = LAURA PIERDICCHI

LAURA PIERDICCHI: “Voci tra le pieghe dei passi” – Edizioni del Leone – 2013 – pagg. 96 - € 12,00 –
In una ottima stesura che potremmo dire classicheggiante le poesie hanno spazi notevolmente ampi , quasi a riempire la pagina , a tratti con versi ritmati e musicali , a volte con frasi in prosa echeggianti mottetti o epigrammi .
“La prima luce sorge dal mistero. Dalla scintilla che s’imprime nel battito e segna il cammino, attorno le forme sconosciute da imparare. Tutto velato / incerto . ogni tocco si mescola all’odore in sussulto di energia. Inizia il complesso gioco mortale.”
Una certa impostazione teatrale coinvolge il lettore fra un sospeso gioco onirico ed un ripetuto sottofondo del preconscio , quasi che le pieghe dei passi possano essere ripetute all’infinito per un registro che sappia ben distogliere il quotidiano dall’incombere di Thanatos.
“Il tempo è scivolato tra le pieghe / del giorno e della notte. / Ha coperto ogni affanno della casa / ha dato fiato all’apparenza . / Ho assaporato il caldo tepore / dell’amoroso inganno.”
I nodi della forma metrica qui si sciolgono in alterne composizioni per dare ampi spazi discorsivi , cesellati da impegnativi agglomerati , senza mai perdere una briciola della propria autobiografica identità.
ANTONIO SPAGNUOLO

venerdì 12 aprile 2013

POESIA = RAFFAELE PIAZZA

NELL'IRIDARSI DELLO SGUARDO


Attesa prealbare
(prologo)

Sguardo di Alessia al chiarore
di una candela accesa sul bordo
del Mediterraneo, tinta ametista.

Sono scese amniotiche teorie
di ragazzine come Alessia, hanno
raggiunto il Parco Virgiliano.

A poco a poco si sgretola l’attesa
un po’ d’intonaco cade dal muro
calcinato dove ci sono i sogni.

1
Arriva il cane spontaneo ricomponendosi
l’affresco, la disadorna via serale,
aggiungete una zingara vestita come il cielo.

2
E poi oltre la marina, oltre l’alberata
presso il mare il segno dove è accaduta
la vicenda di un amore profano.

3
E sono Alessia e Giovanni in vera
imminenza a fare l’amore e a confondere
piacere e orgasmi nell’aria tersa tra le spighe.

4
Primavera alle porte, attimi di brezza
dove segue l’aria gentile un soffio d’aria
con lettere iridate nei cavallinuvole.

5
Alessia a poco a poco si spoglia nell’aria
inargentata ad accadere come gemma
preziosa, diamante o rubino fino alla gioia.

6
Ed è gioia se era esistere nuotando
oltre tutti gli Oceani e l’Adriatico dove
il tempo visse per altri battesimi e benedizioni..

7
Lentamente nel fiorire dell’alba, Alessia,
si accende di desiderio per Giovanni oltre
il seminato e le redenzioni.

8
Arrivano lettere sul bordo della rosa ad
invadere la casa di Alessia e di Giovanni l’e mail
salva la vita e sta Alessia detersa dalla brezza.
*******

ALESSIA E IL FOGLIO BIANCO


Per ricominciare la vita a scriverla
con incerta grafia sul foglio
bianco trovato nel diario dell’
adolescenza, Alessia, venti anni
contati come semi. Tutto accade
nel tracciare sillabe nel sogno
ad occhi aperti, teso sulla sera
di cobalto a inazzurrarsi in trasparenza
lieve sulle linee del tramonto
come una conca d’arancio
accaduta a perdifiato in esatta
mistica e sensuale armonia.
Tutto accade come nel lattescente
mare della tranquillità lunare,
dove viene dal nulla il nevaio
della fredda gioia. Tutta accade una vita
scritta con mano tremante la
parola amore, resiste sui muri
duali delle anime in storie di baci
dati con passione di ragazza

e rise Alessia come una donna
al limite della portineria
dove cadde pioggia amniotica

e vennero nel panneggiare gli
angeli con liuti, cetre ed arpe
a cantare la vittoria intonata
in un soffio di brina. Ecco, detersa la
favola accompagna la storia
con i nuovi figuranti e gli amici.
**

TESSE UNA MUSICA --

Tesse una musica il marino
fluire senza tempo, l’onda verde
che trasparente vola nella forma
di donna, di conchiglia che scolora
sulla spiaggia dalle felici trame
dove nella tua notte posi l’ombra
tra la sabbia dei passi che riveli
un moto precedente di parole
presunto tra l’argento che ti sfiora
di una luna a pochi tiri
di sasso levigato dall’attesa.
**
ALESSIA E LA CHIESA GOTICA -

Tende mani affilate, come quelle di Dio,
alla torre campanaria, sorriso sulle cose
di sempre. Si apre un varco nella radura
della mente, nel toccare nella tasca il rosa
della conchiglia donata da Giovanni,
Alessia nell’aria della brina rapita da raggi
di luce del vetro cattedrale ad iridarla
nel trovare la monetina portafortuna
all’uscita della messa. Viaggio in Francia
con Giovanni, felicità necessaria, bisogna essere
felici e in men che non si dica
tocca gli occhi di Giovanni ed è esatta gioia
oltre i salici e le magnolie, laddove non è
denaro, ma profitto domestico in terra straniera.

E’ il 1984 sorvola il cielo una nuvola
grandiosa, dice il gabbiano:
attenzione!!!!!!!

**
ALESSIA E LA VETRINA

Se in nuove acque naviga Alessia
sul bordo della vita e sta sul ramo
una foglia di salvezza per l’erbario
tra le pagine di un diario e della storia,
nello specchiarsi nella vetrina
e vedere l’abito per la festa,
che non finisce nel chiarore
di fiammelle di ceri nell’illuminare
della mente la camera
e la stanza dell’esistere
con le mensole dei libri da attendere

e rileggere nel tempo
con il vestito comprato e indossato
Alessia vede il mondo a inargentasi
tra le cose di sempre tra i sempreverdi
nell’alito di vento
fino a una conca di tramonto
a fare d’arancia il sembiante

che tra i greti della vita appare.

E’ il 1984, Alessia rosavestita
attraversa lo spazio di un cortile
di rondoni d’argento a scrivere
contro l’immenso azzurro.
**
ALESSIA E IL FUOCO

Scaldare la vita d’inverno
d neve in brividi densi
oltre la fabula a resistere
al vento: struttura del tempo
da intravedere nel recinto
del maneggio dei cavalli
forti. Scaldare la vita
il fuoco ai corpi in resurrezioni
del tempo oltre la siepe.
Ed è il fuoco a pervaderla,
Alessia rosavestita come
la vita ad incombere in colori
bruni o freddi del nevaio
se siamo a febbraio e inizia
il tempo delle cose belle.
Attesa di Alessia di Giovanni
campito nella mente di fragola,
dove tutto accade e tutto
è bello e buono. Lancia
il messaggio in bottiglia
in un sms a Giovanni nerovestito
per la vita da scaldare.
Sarà il tempo la luce la città
a oltrepassare il segno delle cose.
Il lento giro del pianeta
e lei presso il fuoco, in quell’emergere
tra le rocce di sempre
nel muschio aurorale d’inverno
a dare senso alla
vita illuminata dalle fiamme.
***

RAFFAELE PIAZZA --




domenica 7 aprile 2013

NOTIZIA = PER UGO PISCOPO

MARTEDI' 7 maggio, ore 17 - presso "Giardino e ipogeo di Babuk" - Napoli - via Giuseppe Piazzi 55 -
Aniello Montano e Biagio Scognamiglio presentano il volume di Carmen Moscariello : "Oboe per flauto trasverso"
(Parole per Ugo Piscopo) - Edizioni Guida . Coordina Pier Antonio Toma - Letture di Francesco Silvestro e Domenico Versaggi Panno -

sabato 6 aprile 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = MARGHERITA RIMI

MARGHERITA RIMI : “Era farsi” – Ed. Marsilio – 2012 - pagg. 198 – s.i.p.
“Nel costruire l’autoantologia – scrive Daniela Marcheschi nella prefazione - Margherita Rimi consegna anche un viaggio poetico attraverso la propria infanzia e giovinezza, per poi approdare ai componimenti della maturità, dove emergono gli affetti, la forza dei legami familiari , la tensione di alcuni temi etico-sociali, ma anche una visione ironica della realtà.”
Un volume ricco, edito elegantemente , che racchiude ed offre un tragitto esistenziale, evidenziando un processo di formazione culturale personale di notevole fattura , ove le esperienze professionali, nel corso della creatività, sono elementi coerenti e rigorosamente realistici e riescono a proporre variegate situazioni sociali e psicologiche , nel mondo indifeso della prima gioventù , nel quale i bambini vengono tristemente violentati proprio da chi dovrebbe proteggerli e sostenerli.
Voci disperate e sottili mutano il canto:
“Un silenzio abbandonato
si sprigiona
E’ solo di pari passo
che ascolto
cosa sono
i morti bambini
Le croci
in ginocchio
Cosa contano
i chiodi dai muri
quale pane quotidiano
Quale donna è benedetta
E’ senza miracolo
questa morte. “
Il segreto svanisce con gli aquiloni , il nome si disperde fra i soprusi , gli occhi cercano altri sguardi nella speranza di ritrovare qualche storia nascosta che sappia lenire.
Qui le tensioni e le epifanie sono pezzi non tronchi del vissuto , in una clessidra nella quale il linguaggio ed il pensiero si lasciano scorrere come grani di brevi avventure o di momentanei abbagliamenti, ove la coscienza non smarrisce la sua primaria realtà.
ANTONIO SPAGNUOLO

martedì 2 aprile 2013

RIVISTE = ERBA D'ARNO

ERBA D'ARNO - trimestrale - numero 130-131 . autunno 2012 - inverno 2013 .
Sommario :
Franco Petroni : Festa di Hallowen
*
Antonio Villari : Storia di due giorni e due notti
Francesco Marroni : Foglie
Giovanni Taddei : In famiglia
Aldemaro Toni : Sonia
Bonifazio Mattei : In qualunque modo
Corrado Marsan : Conversazione con Margherita Guidacci
Jean-Pierre Cascarino : Passaggi segreti
*
Susanna Pietrosanti : Le parole per dirlo. Processi di stupro a Fucecchio tra sette e ottocento
*
Riccardo Cardellicchio : Gino Capponi e Varramista
Un amore di Testaferrata e Busignani: Elisabeth
*
Marco Cipollini : Virgiliana
Roberto Barzanti : Leopardi fra utopia e disincanto
Franca Bellucci : Lingua nostra
Silvia Tozzi : Addio ai Cappuccini di Poggio al Vneto
Mauro Pratesi : Nuance
Luigi Bernardi : Il grande Malaparte nel Cristo proibito".
*
Agostino Dani : Un ufo a Montopoli Valdarno
Luca Lenzini : Una notte al museo
*
Giornale (recensioni) a firma di Gustavo Micheletti,Roberto Barzanti, Leandro Piantini,Luciano Luciani, Neil Novello, Annalisa Macchia, Luigi Bernardi, G. Bonacchi Gazzarrini , Sergio Spadaro, Alberto Pozzolini, Domenico Vuoto , Marisa Cecchetti, Riccardo Cardellicchio.
Riferimento : info@ederba.it