domenica 22 giugno 2014

POESIA = NINNJ DI STEFANO BUSA'

"Dalle chiuse stanze"
*
Come la vita che ti lascia
al traguardo di un altro mistero,
la notte ti coglie nei refoli oscuri
del sonno; traduce le giovanili sembianze
in massacri di ore, di momenti...
e quella poca vita che s’isterilisce
resta muta ad ogni accento.
Si fa corpo estraneo alla casa, agli oggetti.
Per trovare l’anima emette il suo grido
a quanto di mutevole e illusorio ti trapassa:
e va dalle chiuse stanze al sole, splende
dell’ultimo suo raggio,
come ghiaccio d’inverno.
*
Ninnj Di Stefano Busà

1 Commenti:

Alle 22 giugno 2014 alle ore 13:01 , Blogger nazariopardini ha detto...

Poesia di un nitore formale talmente aggrappato agli input emotivi che ogni nesso allusivo gioca a dar luce ai quesiti dell'esistere: il dolore, la memoria, il futuro, il mistero, la speranza e la notte che ti lascia nei refoli oscuri del sonno. La maestria della Busà lascia senza fiato. Solo una penna come la sua può concretizzare messaggi oggettivanti sapidi di abbrivi esistenziali tanto carichi di pathos. E la parola segue puntuale, nei vertiginosi incastri, un'anima tutta volta ad una confessione che dal personale si eleva ai perché irrisolti di ognuno di noi. Fino ad evadere dalle chiuse stanze verso il sole per splendere dell’ultimo suo raggio,come ghiaccio d’inverno.
Nazario

 

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