lunedì 6 agosto 2018

POESIA = RAFFAELE PIAZZA



"Alessia nell’oasi"

Persiane d’isola azzurra
per ragazza Alessia
sottesa alla meraviglia
dei Faraglioni e l’Arco
Naturale visti per gioco
nella sera precedente
che non torna. Punta
Tragara nel raggiungerla
mano nella mano
con Giovanni. Hanno
scritto le iniziali A e. G.
sull’albero della felicità
da rinominare e bevono
coca cola fredda per
rinfrescare i pensieri
di vittoria nella duale
di ragazzi vita. Aria
fresca come le idee
e qualcosa è cambiato
per Alessia
*

"Alessia si guarda allo specchio"

Attimi (sono bella, sexy, sinuosa
e sensuale) pensa Alessia
guardandosi alla magia dello specchio.
Capelli di grano naturali,
occhi azzurri e belle forme
del seno e del sedere. Si compiace
Alessia ragazza e l’argento
indossa al polso affilato
di un braccialetto dono di Giovanni
e la sua telefonata attende.
Attimi mentre trova Alessia ragazza
sintonia con la natura di un cielo
diafano di stelle semispente nell’aurora
e viene la pace dai campi d’isola
con i morti nell’arrancare per
portare il fiorevole presagio.
*

"Alessia e la quinta stagione"

Nell’intessersi di Alessia
i pensieri con la quinta
stagione, nel ritrovare
elementare gioia in un
agostano azzurro che fa
scintille di senso, esce
Alessia dal tempo aiutata
dai morti non ombre d’
inesistenza ma di vita
e vede Mirta Amica a
sorriderle nella sua
compostezza. Poi scrive
Alessia una poesia
dedicata a Silvia Plath.
*

"Mirta nell’anima"

Mi sorridi nell’estasi
tua e poi ridi e mi dici:
volta pagina, entra nella
gioia e diventa felice
perché lo si diventa
quando lo si vuole!!!
Amica Mirta, tersa è
la tua luce a entrarmi
nell’anima, Amica
Mirta suicida e mi hai
spezzato il cuore.
Ti sei ammazzata e il
giorno prima avevo
pranzato con te nel mito
della tua villa tra le
alberate fantastiche, i
limoni, gli aranci, i
melograni e la centrale
mimosa, Mirta del
chiarore infinito del
tuo sguardo bevo
ancora al tuo ruscello
di parole quelle che
tu lettore leggi perché
Mirta mi era Amica.
*

"Alessia campita nel cielo"

Rosatramonto vestita ragazza
Alessia campita nel cielo
così azzurro da turbare l’anima
bianca di Alessia nel pensare
a quando era vergine. Un cutter
attraversa un’altra estate e Alessia
sorride a Napoli che si staglia
immensa da Posillipo splendore
di Castel dell’Ovo. E mette
in ordine la vita Alessia (mi sono
venute, non mi lascia e sono
stata promossa). Aperto sipario
sulle cose se è felice Alessia
sottesa al sogno più soave.
*

"Mirta Amica"

Se sul farsi della tela
della sera firmamento
infiorato da stelle margherite
ti penso succede ancora
di fotocopiare la felicità
di quando dividemmo
l’innocenza di un gelato
per rinfrescarci le anime.
E la fotocopia può essere
più bella della vita
prima del tuo suicidio,
Mirta, ragazzina di 44
anni dai molti amanti
se tocco il pacchetto
che mi desti, reliquia,
anche se non sei Santa
Mirta (che non esiste
e ti festeggiavano a
Ognissanti). Hai spezzato
me stesso mio col tuo
ammazzarti e ora ti
penso e il pacchetto che
toccasti osservo e mi
pare di rivedere la scena
alla villa quando volesti
€ 5 per avermelo comprato
e me lo desti. Attimi fiorevoli
e tutta prosegue la vita.
*

"Alessia cavalca al maneggio"

Fisica gioia di Alessia
sul candore del cavallo
al galoppo nel maneggio
del villaggio iridato a vestirsi
d’azzurrità presa dal cielo.
L’ostacolo lo salta non Alessia
ma del cavallo il bianco e
pensa all’Amica Mirta suicida
Alessia a lei che non cavalcherà
più. Non si arrende Alessia
ragazza e veloce amazzone
salta con paura di avere paura
la palizzata e atterra dolcemente
il cavallo. (Successo di Alessia
nell’aria di un agosto consecutivo
e spuntano le fragole del senso).
*

"In memoria di Mirta"

Ti sei suicidata e invece
io resto nel mondo fiorevole
anche se la vita a volte
è cattivella. Mirta, Amica,
era meglio se non ti toglievi
la vita. Se non ti ammazzavi
potevamo di nuovo pranzare
insieme e ridere. Tu sai se è vero
o no che credo in Dio. Io credo
in Dio e non mi arrendo.
Mirta come il sacro mirto
la tua anima esiste. Non sei
nulla come direbbe Foscolo.
Mi resta la tua fotografia
nel pozzo del cuore.
*

"Alessia e il patto d’amicizia"

Amiche per sempre ragazza
Alessia e Antonella (hanno
messo le firme nei diari del
loro patto fiorevole lunare
e del sole meridiano). Di banco
compagne studiano insieme
nel giardino segreto di
Antonella quando Alessia
le chiede se starà per sempre
con Giovanni tra i limoni,
gli aranci, i melograni e la
centrale mimosa delle donne.
Annuisce l’amica dai capelli
corvini e ride senza dare parole.
Trasale Alessia e getta un ramo
al pastore tedesco che corre
e lo riporta nella bocca
come nel gioco della vita.
*

"Felicità ti chiedevo"

Felicità ti chiedevo
avevi un sorriso scabro
non molto misurabile nella luce
dei tuoi occhi immani, e
le spighe dei tuoi capelli
in sogno, la prateria infinita
sulla tua bocca si faceva
parola, e così parlavi
ondeggiando nel tempo
nel colore rosa dello spazio.
*
Raffaele Piazza

2 Commenti:

Alle 6 agosto 2018 alle ore 09:09 , Blogger norise ha detto...

Ricchezza di immagini in pochi versi ben strutturati, un lirismo come raramente s'era visto in altre poesie di Piazza. Come ad esempio, questa chicca: "La prateria infinita sulla tua bocca si faceva parola".

 
Alle 7 agosto 2018 alle ore 06:41 , Blogger Daniela Raimondi ha detto...

Vero, una liricità e una ampiezza di versi particolarmente pronunciati in questa bella poesia di Raffaele Piazza, poeta che sono solita leggere alle prese con testi più minimalisti, concentrati soprattutto sui particolari e i piccoli eventi che segnano il nostro quotidiano. Molto bello l ultimo verso, quel colore rosa dello spazio!

 

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