Poesie = Daniela Raimondi
"Un mattino d’aprile canterà la mia morte"
Ritornerò ai miei denti aguzzi,
alla criniera d’oro.
Riprenderò le piume lucenti
e le mie squame.
Lascerò il fruscío della mia anima
sull’erba piegata a ponente.
Liberata dal mio cadavere
e con il cuore leggero
come un foglio di carta bruciata.
*
"Gaza"
Una terra incandescente
e un nero che non conosce alba.
Il giorno nasce senz’ombra
con un artiglio nel sangue
e un pianto di ossa.
Alla radio una voce racconta
che a Gaza i bambini
non muoiono solo di piombo
ma d’infarto,
sotto un tuono di bombe
e col cuore spaccato a metà.
*
"Le stanze segrete di Frida" *
La casa blu, la pioggia,
il candore dei gigli e i quetzal. **
Un piccone sventra la stanza murata,
strappa la carta dalle pareti.
Il fascio di luce
cade su un mosaico di stelle.
Nella grotta segreta
splende la lampada di Aladino:
perle e bracciali d’argento,
la seta e il broccato,
il profumo dei fiori e l’oro dei Maya.
Ci sono biglietti dell’autobus,
il ventaglio, il rossetto,
le piccole mani di Pablo
e un testo di Trotskij,
e parole d’amore.
¡Hay, cuántas y cuántas palabras de amor!
Nel ritratto, Frida ha il viso di una vergine ebrea.
Alla sua festa di sposa il re sorrideva.
En las calles corría una música alegre,
un canto suave de pajaros y niños.
Nella penombra, c’è l’armatura di ferro
di una regina dalla schiena spezzata.
Su una sedia, la sua sottoveste di raso
e scialli di lino, il rosso e il cobalto,
le ciprie e i gioielli.
Nell’aria una polvere bianca.
Odore di muffa. Odore di urina.
Un gatto fugge dalla finestra.
Sul tavolo, c’è il giornale stampato
nel giorno della sua morte.
La foto de un cuerpo de nacar y miel:
i suoi occhi da cerva,
il lenzuolo abbassato sui fianchi
e sotto il lenzuolo la gamba di legno.
Nello sguardo di Frida c’è il ricordo
di un feto senza polmoni,
il dolore delle anche malate,
la neve a New York.
Ella cerraba los ojos del niño
y la nieve caía,
la nieve volaba en el cielo de Brooklyn.
Uno schizzo a matita.
La donna bionica cerchiata di ferro,
la foto di Georgia premuta sul cuore.***
Il capezzolo rosa
e Parigi, la nebbia.
L΄amore di Diego. L΄amore di sempre.
Nella stanza segreta
resta ancora il respiro,
la cenere sul fondo dell’urna.
Se ascolti, senti ancora
il suo cuore che pulsa
fra i fiori e la colla della parete.
* Mexico City, 1954. È irremovibile Diego Rivera alla morte della moglie: la casa di Frida veniva trasformata in museo aperto al pubblico, tranne per due piccole stanze da bagno che lui stesso fece murare. Le “stanze segrete” di Frida. Sigillate nel 1954, e rimaste tali per oltre cinquant'anni, le stanze murate della Casa Blu sono state riaperte nel 2004. A partire dal 1930, e per più di vent΄anni, nella Casa Blu erano passati gli amici più cari di Frida e di Diego, artisti rivoluzionari e amanti segreti. Fra questi Lev Trotskij, André Breton, Pablo Picasso, e con loro, un pezzo di storia artistica e politica del Novecento.
**I Quetzal sono gli uccelli mitici dei Maya.
***La fotografa Georgia O’Kieffe, la sola donna di cui si sia trovata prova scritta che fu amante di Frida Khalo.
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DANIELA RAIMONDI
Daniela Raimondi è nata in provincia di Mantova e ha vissuto per 30 anni in Inghilterra dove si è laureata in Lingue e Letterarature Moderne e ha conseguito un Master in Letteratura Ispano-Americana presso il King's College dell'Università di Londra. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti a concorsi letterari nazionali sia per la poesia che per la narrativa. Suoi testi sono stati tradotti e pubblicati in ungherese da Olga Erdös e sono usciti in versione inglese nelle riviste Gradiva (New York) e Fire (Inghilterra).. E' redattrice di Clepsydra Edizioni: http://www.clepsydraedizioni.com/
Ha pubblicato: Entierro - Monologo in versi (Mobydick Faenza, 2009) Ellissi (Ed. Raffaelli, Rimini, 2005); Inanna (Mobydick, Faenza, 2006); Mitolologie Private (Edizioni Clandestine, 2007); Diario Della Luce Libro/Cd (Mobydick Editore, gennaio 2011)
Etichette: raimondi
2 Commenti:
Ho l'onore e il grande piacere di conoscere Daniela da molto tempo, spesso ci incontriamo in occasione di premiazioni in varie parti d'Italia, essendo lei una delle più valide voci poetiche attuali, ma molto brava anche in narrativa. Incontrarla quindi in questo importante spazio poetico che Antonio Spagnuolo ci mette a disposizione, per sottolineare particolarmente la buona letteratura, mi è sembrato più che giusto. Complimenti alla carissima Daniela, che spero di incontrare ancora prossimamente per brindare insieme a lei a meritati nuovi successi letterari!
Giuseppe Vetromile
Sempre carichi di emozione i versi di Daniela, che sa scavare nella realtà e nella memoria e dai recessi delle vicende trarne luce memorabile di poesia. spero di leggere presto La regina di Inca, cara Daniela, un abbraccio,
annamaria ferramosca
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