sabato 16 giugno 2018

POESIA = RAFFAELE PIAZZA


"Alessia esce a contemplare le stelle"

Di plenilunio notte di manto
di luminosità il Mediterraneo
a pervadere e in men che non
si dica esce nel bosco Alessia
le stelle a contemplare nel sembrare
sospese agli aghi di verdi pini
sui rami dei sogni belli.
E sta infinitamente di vedetta
ragazza Alessia nel tessere
dei giorni la tela prima di dire
pronto al telefonino che alle
due di notte squilla. Vede il
numero Alessia. È lui!!!
È lui!!! È lui!!!
e questo basta.
*

"Alessia pattina sul lago ghiacciato"

Nordica vacanza per ragazza Alessia
in luoghi vicini all’Antartide con Giovanni
a scaldarsi nell’Albergo degli Angeli
e a fare l’amore. Su pattini portafortuna
poi sfreccia sul lago gelato Alessia
in prossimità di un tempio e fa arabeschi
sul ghiaccio al culmine di una controllata
estasi. Bella la vita pensa Alessia e spera
di non essere rimasta incinta
(se lo sono pensa Alessia terremo il bambino
lui guadagna bene in banca e io € 1000 al mese
da commessa).
*

"In memoria di Mirta"

Il mio orizzonte senza te, Mirta,
poco resta nelle camere della
casa e della mente e ti vedo rediviva
anche se ti sei tolta la vita.
Sono tornato dove ero già stato
la tua villa con giardino unica
come te amica dai tanti amanti
e un cuore di ragazzina. Se mi stavi
a sentire ora avresti ancora
un corpo tu anima di Dio.
Mi sei accanto donna dei boschi
in quell’altrove o oltrecielo
e a volte sei a casa mia o mi
vieni nel sogno più bello
nella notte che non mi fa paura.
Sono nella tua villa dove torni
oltre la chiesa dei responsi
dove entravi e trovavi pace, Mirta.
*

"Alessia danza per Giovanni"

Villa Malena è di Alessia
il luogo della serata di flamenco.
Mirta ha il ballo insegnato
di sorgente andalusa a ragazza
Alessia, Mirta che si è ammazzata
undici mesi fa. Pensa a lei
Alessia nel danzare per Giovanni
in prima fila nella sala e spera
che non la lascerà e crede
che nel sabato dell’infinità
la porterà al Parco Virgiliano
a fare l’amore. Si distende
Alessia nelle membra, si scioglie
e sa di ballare bene.
Ha fatto il Rosario Alessia
e l’aiuta nei movimenti la
Madonna. Poi sudata Giovanni
bacia sulla bocca e così continua
nell’infinita storia.
*

"Bouquet"

Viene il raggio rosa a tessere
prealbare lei rimane
sveglia nella notte di pace sanguata
venite dice il coro delle vergini
hanno invitato al matrimonio
le amiche
venite a cogliere la tinta del grano
e lei alle 6.39 ha spenta la candela
si fa bella per le nozze
se non è la sposa
viene il rosa del raggio
il bouquet cade tra le scale e lei
lo prende, vieni Serena tra le mie
spire un urlo modulato
dell’amante
e ora manca solo il gioco
per il figlio l’albergo per
Cannes è prenotato.
*
Raffaele Piazza

2 Commenti:

Alle 16 giugno 2018 alle ore 03:05 , Blogger norise ha detto...

E' meraviglia l'incipit, e del resto tutta la poesia. Il rito del matrimonio, con tutti i suoi orpelli; il bouquet e chi lo prende.

 
Alle 20 giugno 2018 alle ore 14:49 , Blogger Monia Gaita ha detto...

Il tono colloquiale potrebbe far pensare a una poesia facile, piana, alla portata. Si tratta, invece, di una semplicità apparente. Il complesso sa travestirsi, e qui si maschera, tra veli impalpabili e un sorriso aperto. E invece, di aperto, c'è molto poco. Tutto ha un peso e uno spessore multistrato con divieti d'accesso e soste limitate. Toccare la materia del dire è consentito solo per brevi attimi rivelatori. Qualcosa fugge, qualcosa si perde, qualcosa non torna. E la poesia fulge e rifulge in questa mancanza, in questa carestia di certo, in questa cicatrice nemmeno troppo esibita. Perché i versi toccano la vita, senza retorica doppia, senza spirali di finzione, senza lustrini e senza inganni

 

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