martedì 5 febbraio 2019

SEGNALAZIONE VOLUMI = ANTONIO SPAGNUOLO

Antonio Spagnuolo – Dietro il restauro- Ed.Ripostes – Salerno – 1993 – pag. 69 – Lire quindicimila
Antonio Spagnuolo è nato nel 1931 a Napoli dove vive. Poeta e saggista. Redattore
negli anni 1957 – 1959 della rivista “Realtà”, diretta da Lionello Fiumi e Aldo Capasso,
ha fondato e diretto negli anni 1959 – 1961 il mensile di lettere e arti “Prospettive
letterarie”. Condirettore della rivista “Iride”, fondatore e condirettore della rassegna
“Prospettive culturali”, ha fatto parte della redazione del periodico “Oltranza”- Ha
pubblicato numerosissime raccolte di poesia, per le quali ha riportato molti prestigiosi
premi, e varie opere in prosa. Ha curato diverse antologie ed è presente in numerose
mostre di poesia visiva nazionali e internazionali. Collabora a periodici e riviste di varia
cultura. Attualmente dirige la collana “Le parole della Sybilla” per Kairòs editore e la
rassegna “poetrydream” in internet. Tradotto in francese, inglese, greco moderno,
iugoslavo, spagnolo. Della sua poesia hanno scritto numerosi autori tra i quali A. Asor
Rosa nel suo “Dizionario della letteratura italiana del novecento” e nella “Letteratura
italiana” (Einaudi).
In "Dietro il restauro", raccolta di poesie ormai datata del Nostro, ritroviamo la
cifra inconfondibile dell’autore, quella sua originalità, quella dizione così intensa e
peculiare che attraversa tutto il suo cammino di poeta; dalle prime prove giovanili, fino
alla più recente produzione nel suo iter artistico, il poeta napoletano, pur affrontando
tematiche diverse, vedi innanzitutto quella erotica che è quasi costante nei suoi libri di
poesia, raggiunge esiti stilistici che mai tradiscono lo stile inconfondibile: una parola
forte e tesa, icastica, e una costante densità metaforica e sinestesica.
In questo testo ancora una volta il simbolo diviene parola, quella scritta e
reinventata per il perdono dei contenuti dei nostri pensieri e dei nostri ricordi.
Non è facile afferrare il significato dei simboli che giungono dal passato e che
invadono il nostro inconscio.
La trascendenza è piena della realtà anima e si manifesta alternando le occasioni
su piani paralleli: il dubbio della finzione, lo sgomento dell’incomprensione, contro
l’immobilità e l’irrigidimento.
La poesia coincide con l’eros ed in esso s’identifica per quella forza necessaria
ad interrompere il sopraggiungere di thanatos.
Il libro è diviso in due sezioni: Endor e quella eponima. Le due scansioni sono
precedute da un componimento poetico, l’unico scritto in corsivo, che pare avere un
carattere programmatico e si esprime, come del resto tutte le composizioni della
raccolta, con una scrittura densa e visionaria.
L’inconscio, l’archetipo da cui nascono la poesia e l’arte in generale, è
controllatissimo, così come è sorvegliatissima la scrittura, anche se, innegabilmente, e
questo è il pregio, quell’elemento alogico che contraddistingue la poesia di Spagnuolo.
identificato da Asor Rosa, si fa sentire fortemente.
È presente un senso di misticismo blasfemo ma sentito, quasi come se il dubbio
che alimenta la fede, non bastasse a darci tranquillità e felicità e si dovesse ricorrere al
simbolo naturale delle rose, per giungere ad una concezione classica della vita e della
natura, passando dal Vangelo ad una visione naturale dell’esistere, ad una religiosità
carnale: del resto le rose s’incontrano spesso nei giardini della poesia, anche nella
produzione contemporanea.
Raffaele Piazza

1 Commenti:

Alle 5 febbraio 2019 alle ore 13:52 , Blogger norise ha detto...

Piazza scava a fondo nell'universo poetico di Antonio Spagnuolo, nel recensire quest'opera datata. Enumera i molti premi e le numerose opere poetiche, l'attività come Redattore e Direttore. In quest'opera, precisa Piazza, non mancano la vena erotica e l'inconscio, come in altre, da cui nasce la poesia, e la scrittura è originale e densa.
Un plauso al recensore e al poeta in gambissima Spagnuolo.

 

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