Marisa Papa Ruggiero : “Passaggi di confine” – Ed. L’Arca felice – 2012 - pagg. 40 - s.i.p.
L’istante che trascorre tra la parola ed il foglio diventa poesia, nel tentativo cromatico di scivolare nelle sospensioni che trattengono il lettore in quelle che sono le immagini e le incidenze. Marisa Papa Ruggiero , con questo volume elegantemente distribuito in esemplari numerati e corredati da interventi visivi della poetessa, propone ancora una volta una sua personale linea di scrittura , tracciata con sobrio equilibrio, essenziale nella composizione, luminosa nelle scelte dei significati. “In qualche luogo la parola brilla, improvvisa. Niente l’annuncia, ma sembra essere li per te, per un istante. Poi scompare.” Ella scrive , quasi rapita dalla corrispondenza impegnata del pittorico, nella valenza di una sintesi e nella semplicità ricavata dalle immagini. “Vorrei che la parola poetica restasse nuda, come un’incisione sulla pelle …” – Un abbandono agli attraversamenti della psiche prima che il messaggio possa raggiungere un registro.- Un'esperienza che travalica il mistero per agganciarsi al difficile legame che dal tempo rimbalza al quotidiano , incontro alle attese e alla parola.
Antonio Spagnuolo
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