lunedì 16 aprile 2012

Poesie = Luca Tognacci

( I )
Ho preso la piega delle spalle
lussate, incagliate tra testa e torace
come i sogni del mattino, ancora
un poco dentro al corpo nel risveglio,
i pensieri già in erezione, pronti allo stupro
delle giornate feriali, nelle fabbriche grigie,
con le sirene affilate che tagliano il giorno.
***
( II )
Tu che viaggiavi con un rossetto acre
sulle autostrade buie del mio corpo
e m'aprivi la notte sulla pelle
in un'apnea di labbra screpolate,
e l'orologio, che ticchettava
nel silenzio acceso dei nostri fiati,
saliva le scale di un fastidioso
ritmo, il dolore delle lancette
che non riescono a fermarsi, il dolore
dei nostri orecchi così sensibili
al tempo, e tu che ti alzavi, lo gettavi
nell'armadio e ritornavi agitata
nel letto, battezzata di tremori
che ti lenivo piano con la mia eresia
d'abbracci e collisioni.

***
( III )
Siamo stati traffico di lingue,
bulloni svasati che fregano
nel torcere del braccio.
L’orecchio che posavi alle pareti
per ascoltare i vortici dell’acqua
dentro i tubi e il crepitare
della corrente elettrica ora esplode
la notte di silenzi immobili.
Siamo stati immortali, come tutti
gli uomini lo sono, per frazioni
di tempo che scompare in qualche
curva, lo saremo ancora se la morte,
come dicevi tu, altro non fosse
che una corriera che ti riporta
a casa.
**
LUCA TOGNACCI
*
Luca Tognacci nasce a Rimini e vive a Santarcangelo di Romagna. E' redattore della rivista online Scrittinediti (www.scrittinediti.it). Nel 2002 insieme a Fabio Orrico e Paolo Vachino ha autoprodotto il libro Nei denti! Inserito in alcune antologie di giovani poeti. Email : sifossefoco@gmail.com

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