1. Radici
pantaloni bianchi,
e serpi nere arricciate dal sale,
viaggio verso sud
senza voglia di tornare.
in un grembo asciutto
fiaccato dal vento scirocco
così è la mia rinascita,
ratta frontiera di lutto.
dalla mandorla il latte
e pianto dalla pietra,
dalla terra la lava:
ossimoro di vita.
*
2. Scatole da trasloco
mi dicesti
«lascerò che i tuoi tumulti
entrino nella mia vita
per fare quiete nella tua».
così impacchettasti il mio tormento
in grandi scatoloni da trasloco.
per amare serve fare spazio.
*
3. Promessa
vorrei che il soffio mio fosse a te lieve
e la radice ti fosse nutrimento
e ponte.
vorrei potessimo sentire a un tempo
la mistica che fonde carne a vento
e sempre.
vorrei così che tu da quel momento,
fossi con me come un sol cuore,
amore.
e sussurrassi all’anima dolente
non solo la certezza della cura,
ma la promessa di guarir per sempre.
*
CARLA DE FALCO –
*
Nota biografica dell’autrice:
“Vedo la prima luce al solstizio d'estate di un anno bisestile, a Napoli. Laureata a ventitre anni con una tesi sulla poesia italiana delle origini, mi "converto" agli studi economici e dello sviluppo e presto entro in azienda e divento manager delle risorse umane. Nell'ambito di questa esperienza decennale sono parte di comitati scientifici nazionali per la formazione e l’addestramento degli adulti e mi occupo, tra le altre cose, di formazione manageriale, programmazione neuro-linguistica e bilancio delle competenze. A trentacinque anni, la svolta che molti considerano un ritorno: entro nella scuola pubblica e prendo ad insegnare lettere nei licei. Continuando a specializzarmi in didattica, sviluppo e letteratura. Ho vinto numerosi premi letterari nazionali e pubblicato poesie in diverse antologie oltre che su blog e siti specializzati. Il sud nelle viscere, il notebook sulle gambe, mio figlio per mano ed il verso nel cuore. Potessi, rinascerei frontiera così avrei due orizzonti da guardare.”
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