IN MEMORIA DI ELENA - X –
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Brucia ancora quello che avevamo sospeso
ora che la luna è un tormento
nemico,
una rapina che inclina il giorno
tra le ombre fuggiasche.
Adesso posso anche dire che più nulla
sarà possibile , immobile a fissare
quel filare di fiori appassiti,
anche se invano spezzo il cerchio della solitudine
per allontanare il crepuscolo.
Inutile parlare quando accalcano
sconosciute cadenze:
altro viso ha l’amica che ripete con forza
l’improvvisa sembianza.
Ha il ventre portato all’infinito ,
e nel momento
risveglia il tortuoso secondo delle occasioni
perché non oso percepire
la levità del respiro.
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ANTONIO SPAGNUOLO -
La vertigine dell’ombra che gravita sul cuore del Poeta e il vuoto immenso che ha catturato la miseria della sua anima, le tenebre che lentamente scivolano alle spalle, l’assenza di parole, in una casa vuota, senza specchi e i fantasmi dei ricordi che opprimono la sua mente, dominano finanche uno spiraglio di nuova speranza …
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