venerdì 12 aprile 2013

POESIA = RAFFAELE PIAZZA

NELL'IRIDARSI DELLO SGUARDO


Attesa prealbare
(prologo)

Sguardo di Alessia al chiarore
di una candela accesa sul bordo
del Mediterraneo, tinta ametista.

Sono scese amniotiche teorie
di ragazzine come Alessia, hanno
raggiunto il Parco Virgiliano.

A poco a poco si sgretola l’attesa
un po’ d’intonaco cade dal muro
calcinato dove ci sono i sogni.

1
Arriva il cane spontaneo ricomponendosi
l’affresco, la disadorna via serale,
aggiungete una zingara vestita come il cielo.

2
E poi oltre la marina, oltre l’alberata
presso il mare il segno dove è accaduta
la vicenda di un amore profano.

3
E sono Alessia e Giovanni in vera
imminenza a fare l’amore e a confondere
piacere e orgasmi nell’aria tersa tra le spighe.

4
Primavera alle porte, attimi di brezza
dove segue l’aria gentile un soffio d’aria
con lettere iridate nei cavallinuvole.

5
Alessia a poco a poco si spoglia nell’aria
inargentata ad accadere come gemma
preziosa, diamante o rubino fino alla gioia.

6
Ed è gioia se era esistere nuotando
oltre tutti gli Oceani e l’Adriatico dove
il tempo visse per altri battesimi e benedizioni..

7
Lentamente nel fiorire dell’alba, Alessia,
si accende di desiderio per Giovanni oltre
il seminato e le redenzioni.

8
Arrivano lettere sul bordo della rosa ad
invadere la casa di Alessia e di Giovanni l’e mail
salva la vita e sta Alessia detersa dalla brezza.
*******

ALESSIA E IL FOGLIO BIANCO


Per ricominciare la vita a scriverla
con incerta grafia sul foglio
bianco trovato nel diario dell’
adolescenza, Alessia, venti anni
contati come semi. Tutto accade
nel tracciare sillabe nel sogno
ad occhi aperti, teso sulla sera
di cobalto a inazzurrarsi in trasparenza
lieve sulle linee del tramonto
come una conca d’arancio
accaduta a perdifiato in esatta
mistica e sensuale armonia.
Tutto accade come nel lattescente
mare della tranquillità lunare,
dove viene dal nulla il nevaio
della fredda gioia. Tutta accade una vita
scritta con mano tremante la
parola amore, resiste sui muri
duali delle anime in storie di baci
dati con passione di ragazza

e rise Alessia come una donna
al limite della portineria
dove cadde pioggia amniotica

e vennero nel panneggiare gli
angeli con liuti, cetre ed arpe
a cantare la vittoria intonata
in un soffio di brina. Ecco, detersa la
favola accompagna la storia
con i nuovi figuranti e gli amici.
**

TESSE UNA MUSICA --

Tesse una musica il marino
fluire senza tempo, l’onda verde
che trasparente vola nella forma
di donna, di conchiglia che scolora
sulla spiaggia dalle felici trame
dove nella tua notte posi l’ombra
tra la sabbia dei passi che riveli
un moto precedente di parole
presunto tra l’argento che ti sfiora
di una luna a pochi tiri
di sasso levigato dall’attesa.
**
ALESSIA E LA CHIESA GOTICA -

Tende mani affilate, come quelle di Dio,
alla torre campanaria, sorriso sulle cose
di sempre. Si apre un varco nella radura
della mente, nel toccare nella tasca il rosa
della conchiglia donata da Giovanni,
Alessia nell’aria della brina rapita da raggi
di luce del vetro cattedrale ad iridarla
nel trovare la monetina portafortuna
all’uscita della messa. Viaggio in Francia
con Giovanni, felicità necessaria, bisogna essere
felici e in men che non si dica
tocca gli occhi di Giovanni ed è esatta gioia
oltre i salici e le magnolie, laddove non è
denaro, ma profitto domestico in terra straniera.

E’ il 1984 sorvola il cielo una nuvola
grandiosa, dice il gabbiano:
attenzione!!!!!!!

**
ALESSIA E LA VETRINA

Se in nuove acque naviga Alessia
sul bordo della vita e sta sul ramo
una foglia di salvezza per l’erbario
tra le pagine di un diario e della storia,
nello specchiarsi nella vetrina
e vedere l’abito per la festa,
che non finisce nel chiarore
di fiammelle di ceri nell’illuminare
della mente la camera
e la stanza dell’esistere
con le mensole dei libri da attendere

e rileggere nel tempo
con il vestito comprato e indossato
Alessia vede il mondo a inargentasi
tra le cose di sempre tra i sempreverdi
nell’alito di vento
fino a una conca di tramonto
a fare d’arancia il sembiante

che tra i greti della vita appare.

E’ il 1984, Alessia rosavestita
attraversa lo spazio di un cortile
di rondoni d’argento a scrivere
contro l’immenso azzurro.
**
ALESSIA E IL FUOCO

Scaldare la vita d’inverno
d neve in brividi densi
oltre la fabula a resistere
al vento: struttura del tempo
da intravedere nel recinto
del maneggio dei cavalli
forti. Scaldare la vita
il fuoco ai corpi in resurrezioni
del tempo oltre la siepe.
Ed è il fuoco a pervaderla,
Alessia rosavestita come
la vita ad incombere in colori
bruni o freddi del nevaio
se siamo a febbraio e inizia
il tempo delle cose belle.
Attesa di Alessia di Giovanni
campito nella mente di fragola,
dove tutto accade e tutto
è bello e buono. Lancia
il messaggio in bottiglia
in un sms a Giovanni nerovestito
per la vita da scaldare.
Sarà il tempo la luce la città
a oltrepassare il segno delle cose.
Il lento giro del pianeta
e lei presso il fuoco, in quell’emergere
tra le rocce di sempre
nel muschio aurorale d’inverno
a dare senso alla
vita illuminata dalle fiamme.
***

RAFFAELE PIAZZA --




2 Commenti:

Alle 12 aprile 2013 alle ore 02:00 , Blogger silvia de angelis ha detto...

Sempre bellissimi, Raffaele, i tuoi scorci sulla vita di Alessia....Un saluto, silvia de angelis

 
Alle 12 aprile 2013 alle ore 08:57 , Blogger Unknown ha detto...

Bella poesia. Complimenti.

 

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