giovedì 15 maggio 2025

SEGNALAZIONE VOLUMI = MARIA RITA BOZZETTI


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Maria Rita Bozzetti: “L’altro ed io” – Ed. Manni – 2025 – pag.160 - € 17,00
Nella prefazione al volume “Segni del tempo” (primo premio assoluto al concorso L’assedio della poesia 2024) scrivevo: “Bozzetti tira fuori i suoi versi come se rovistasse dentro un enorme sacco dal fondo permeabile, sgocciolando di volta in volta tutto ciò che è superfluo, ma arricchendo in policromie il dettato, per cogliere con sagacia una tessitura che possa essere sufficientemente tenace e resistente.”
Ancora una volta questa sua poesia è una rigogliosa piantagione di fiorenti ideazioni, che fanno della pagina una poderosa fonte di ricami colorati, fra tutti i ritmi che riescono a comporre quel canto avvolgente del tempo, scorrevole ed inesorabile, ma plasmabile e coinvolgente.
Il quotidiano solfeggia le membra: “…La mia pelle mi difende/ dalla ferocia dei tuoi sguardi, / mi salva da mani che vorrebbero/ maneggiare l’anima, / una cosa propria di diritto;/ la mia pelle è come la tua/ vive di pudore,/ di paura, di seduzione/ ma io sono il materico oggetto/ che tu commerci a peso/ di anni, di lavoro, di organi, di silenzi…”
Il canto sommesso e penetrante è il tepore della passione che “intessuta negli anni/ è stabile colore d’accordo, / e dimentico del tempo/ rincorre il quotidiano senso/ con la mano in conforto di discesa,/ senza storie nuove/ ma vecchie eco del vissuto amore.”
Anche se suddiviso in quattro sezioni (Tempo che spegne la voce, Tempo che accende l’alba, Tempo che cammina insieme, Tempo che chiama Dio) il volume è un granitico intreccio di incursioni dal sottofondo filosofico speculativo, dall’amalgama di un variegato sub conscio, ricco di folgorazioni, capaci di realizzare il ritmo affascinante della poesia.
La memoria riporta momenti di vissuto, tra sguardi furtivi, illusioni congeste, visioni minuziose, incontri sfaccettati, emozioni in germoglio, bisbigli di preghiere, tutto con la scrittura piana e coinvolgente che caratterizza il tocco personale della poetessa.
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ANTONIO SPAGNUOLO

mercoledì 14 maggio 2025

SEGNALAZIONE VOLUMI = MARIA CARLA BARONI


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Maria Carla Baroni: “Onda da cavalcare” – Ed. Manni 2025 – pag. 80 - € 13,50
Pathos non significa che c’è qualcosa che agisce su di noi, e tanto meno che qualcosa è compresa e interpretata come movente di un atto ribelle. Significa, infatti, al tempo stesso molto meno e molto di più di tutto questo, visto che si sottrae all’alternativa di causalità e intenzionalità in tutte le sue forme tradizionali, un concorso di emozioni che condizionano improvvisamente anche il nostro operato.
Pathos significa invece sospensione involontaria perché colpiti da sensazioni intense tra inconscio e sub conscio in maniera tale che tutto appare avvolto da una nebbia sottile formatasi per qualcosa di anteriore, non risolta dalla quotidianità. Il pathos è un evento, ma un evento di tipo particolare che accade a qualcuno. La poesia, nella costante attenzione di un’interrogazione, ecco che diviene “onda da cavalcare”, una meravigliosa esperienza che trasporta la nostra immaginazione tra i flutti del simbolo, della parola, della scansione.
Nelle quattro sezioni in cui è diviso il volume (“Cieli e formiche”, “Parole di cambiamento”, “I luoghi, le vie, le città”, “Epilogo”) Maria Carla Baroni ricama una tessitura che avvolge e svolge nel tempo, tra la quotidianità che a volte scoraggia e la speranza che spesso riesce a nutrire gli ideali.
Un tragitto poetico che si avvale di una lunga militanza, di un impegno sociale brillante, di un bagaglio culturale di notevole spessore, capace di stilare il verso con la personale cadenza del ritmo e della musicalità delle sillabe.
“Amore è il non sapere nulla/ né come nasce/ né perché finisce. Talora/ anche un amore profondo/ è insicuro/ come sabbia di fiume/ inconsistente/ come carezza di vento” ma “Lancio ponti fra sponde lontane/ che si sentono avversarie/ annebbiate da origini diverse/ da pretese di primogenitura/ e di verità esclusiva. Compagne/ di diverse politiche sponde/ solo una rete di un’unica coscienza/ e di una forza unita/ ci potrà liberare.”
Il contrasto benefico tra un tenero sentimento e l’impegno politico riesce ad elaborare attimi di quell’unico intervallo che sembra sottrarre il dubbio alla inventiva.
Scrittura amalgamata tra la trasparenza delle sensazioni ed il gioco dell’incognita.
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ANTONIO SPAGNUOLO

martedì 13 maggio 2025

POESIA = VALERIA GIRARDI


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"Temporizzare"
Persa nella galassia dei sentimenti,
soffia una nuova ondata di innocenza,
che regala a chi non sa nemmeno pregare
nuovi bandoli e sprazzi di vita.
Ma è appena tra le ciglia,
mentre sfiora i nostri occhi aperti,
che il tempo scorre via.
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"Chiedersi l’amore"
Cadde nel silenzio
una goccia di rumore
densa di tormenti,
sporca di piacere;
chiese il nostro aiuto,
troppo cieco per vedere
che lenta poi moriva,
dispersa dalle ore.
Quel grido ormai lontano,
quel candido fulgore
strozzato e soffocato,
reso ignoto alla coscienza,
lasciò una storia sempre uguale,
diversa in apparenza.
E siamo ancora qui,
a chiederci l'amore.
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"Amore su di un cielo bagnato"
Ingorghi di parole,
spezzati sul nascere
dal mare della notte
nel limbo del destino
mentre i nostri occhi si cercano
si trovano
e si perdono.
Le vele bianche dell'amore,
posate sul morbido cielo bagnato
dal sudore di mille volte
dal calore di tante volte
e amanti di due sole anime.
Le nostre.
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VALERIA GIRARDI

lunedì 12 maggio 2025

SEGNALAZIONE VOLUMI = CESARE VERGATI


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Cesare Vergati: "Mètro, in scampolo di tempo" (da crepuscolo a crepuscolo) - Ed. ExCogita 2024 - pag. 132 - € 15,00
Volume impregnato dalla valanga di pensieri ed illuminazioni, che rendono la scrittura una vertiginosa corsa tra la realtà quotidiana e le folgorazioni della fantasia, capace questa di creare un incessante effluvio di varipinti vapori, trattenuti a volte dall'incipit filosofico e sgranellati a volte da intimi segreti.
Per completezza di commento ci piace proporre quanto lo stesso autore scrive nel presentare il suo ardito "poema"
"Mètro ( anagramma di morte ) dimora, per arte e passioni ( affetti ): in ampio vasto campo a geometria losanga. Vive a percezione di regno animale, vegetale e minerale. Inizia il suo personale singolare percorso dal primo lato della losanga fino all’ultimo: quello della finitudine. Incontra nei quattro lati : l’intemerato, il caos, il caso e la Dame en rouge ( morte ). Nei tre regni : ha visioni di nefandezze e piaceri. La comare secca si presenta inizialmente in qualità di chiacchierona e predicatrice: quindi trasmuta in entità dal portamento elegante e rispettosa del destino di Mètro. Nel suo viaggio visionario Mètro conosce il suicida, l’omicida, l’annoiato, l’indolente : personaggi dalla ambizione sconfinata in strano intento di conquistare la fama. Ha con sé un piccolo incompleto mosaico con tessere per diversi colori; da portare ( in aggiunta d’ultimo tassello ) a compimento all’arrivo presso l’ultimo lato di losanga. Audace, vigile al mondo, questo personaggio si sa estraneo a origine e fine d’umani e cose. In compagnia di minimo sasso ( monolito in simbolo d’imbuto di tempo ) si approssima alla meta: per più molteplici curve. Mètro è infine grato alla Dame en rouge e al caso di morire a scanso di miseria e malattia. In agonia sta accanto alla sua opera, alle sue opere poste su stretto, corto scrittoio: presso la soglia senza porta. In piena finitudine ( nel teatro di campo ) Mètro elegante, beneducato stringe la mano alla beneducata elegante sobre mort in segno di dipartita : di sé naturalmente inconcluso, naturalmente incompiuto in opere."
Singolare racconto dalle subitanee espressioni stilistiche, in esemplare riproduzine di albori e nebbie, miraggi caleidoscopici e palpabili sussurri.
Degne di segnalazione le avvincenti immagini interne di questo libro disegnate dall'ertista Bimba Selvaggia Landmann.
ANTONIO SPAGNUOLO

domenica 11 maggio 2025

POESIA = GLORIA DONATI


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"Chi sei?"
Ti osservi allo specchio e ciò che vedi è solo l'ombra di te stesso. Cerchi un riflesso ma non lo trovi. Sei solo, di giorno indossi una maschera mentre dentro urli e piangi.
Ti mostri per ciò che non sei realmente convinto, sapendo che nessuno vedrà mai le crepe disegnate sul tuo viso, una maschera senza sorriso.
Bella, stupenda con il trucco sei un paradiso. Ti mostri sicura, sei una donna, ma non corrispondi all'immagine che hai di te stessa e indossi un volto che non ti appartiene. Un'illusione di tutto ciò che vorresti essere ma che non potrai mai raggiungere.
Sorridi falsamente a chiunque incontri sul tuo cammino, non sei te stessa ma solo il frutto di una società malata.
E mentre ti specchi ti interroghi su chi sei veramente?
Una maschera o un nome? Un velo, è tutto ciò che riesci a vedere. Una lacrima, un amaro sorriso, ti confondono e non riesci più a distinguere tra reale e irreale.
Una maschera cade e si infrange l'illusione. Alla fine, dietro quelle maschere si nasconde la realtà e si dà vita alla finzione.
***************** "Pittore"
Vorrei essere un pittore per dipingere Il sole che, illumina il verde dei campi.
Vorrei dipingere il sole che, trafigge
Le alte chiome degli arbusti del bosco, Per arrivare giù in basso e, cogliere l'attimo delle creature che lo vivono.
Vorrei dipingere i raggi del sole che
Pungenti, penetrano nelle acque dei
Mari.
Vorrei essere un pittore per dipingere
Il disegno della vita.
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GLORIA DONATI

POESIA = RAFFAELE PIAZZA


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"Nuvole e Alessia"
1
Da dove tu sei, in via Petrarca,
vedi la stessa nuvola, mi dici,
nel mio da Piazza Dante
scorgerla e
2
il telefono a unirci in voci
nel coro di questo postmoderno
occidentale e .la nuvola
si sfiocca in forma di cavallo
candido il cielo sopra Napoli e
3
sarebbe bello se fosse Roma
o Firenze, mia Alessia rosavestita
come le nuvole di Ischia della
villeggiatura duale delle conchiglie e
4
oltre le cabine telefoniche incielate
dove ridesti come una donna
a inizio primavera nel deserto
riseminato che ora è il segreto
giardino e
5
non chiedermi, Alessia, tra i campi
di grano profani se è solo un cobalto
ad accentuare la voglia nel fieno
l’incanto duale e poi viene la nuvola
in forma di pesce, nuvole, nuvolette e
6
piove, Alessia, amniotica pioggia
sul tuo grembo per redenzioni
ad ogni passo e resurrezioni e c’è
dio che cammina in lontananza e
7
invita alla gioia, che poi ne sporga
anche felicità per quella foglia
d’alloro sul tuo braccio che prendo
per un erbario nuovo, dopo quello
archiviato per le teche e
8
dietro la densità dell’aria in splendore
del tuo volto, Alessia, attimi fantastici
e spicchi di melarancia sul tuo amore
di viso di madonna barocca
in un incrocio di forme, a iridarti
degli occhi la bellezza ad estendersi
in quel bianco agglutinato e
9
allo sguardo dove traspare di fiume un greto
e di scalinata un’altra nuvola, stavolta
grandiosa che ci ingloba in un’unica
messe che dà pane in salite fino al cielo e
10
vedi, Alessia, sgronderà la pioggia e il tuo
di gioia pianto bagnerà i miei occhi per seminare
pari a gioco per della nuvola la forma
mutarla da geranio in rosa.
*
Raffaele Piazza

venerdì 9 maggio 2025

RIVISTA = NUOVO MERIDIONALISMO


NUOVO MERIDIONALISMO -- N° 247 (Marzo-Aprile 2025) - In distribuzione in questi giorni sotto la guida accorta ed intelligente di Giuseppe Iuliano.
Firmano questo numero : Generoso Benigni, Emanuele Macaluso, Amato Michele Iuliano, Teodoro Russo, Paolo Saggese, Franco Mangialardi, Gerardo Iuliano, Gennaro Iannarone, Aldo De Francesco, Mino Mastromarino, Luigi Mainolfi, Michele Vespasiano, Giuseppe Iuliano, Carmelo Sichinolfi, Teodoro Russo, Clara Spadea, Gennaro Iaverone, Gaetano Troisi, Ugo Cioffi,Paola De Lorenzo Ronca, Nicola Prebenna, Michele Falco, Mirella F. Iannaccone, Antonio Pulcrano, Vincenzo Napolillo, Vincenzo Aversano, Raffaela Vallese, Carla Malerba, Anna Gertrude Pessina, Michele Sessa, Riccardo Sica, = Vignette di Malatesta.
Per contatti : giiuliano@tiscali.it