MARGHERITA RIMI : “Era farsi” – Ed. Marsilio – 2012 - pagg. 198 – s.i.p.
“Nel costruire l’autoantologia – scrive Daniela Marcheschi nella prefazione - Margherita Rimi consegna anche un viaggio poetico attraverso la propria infanzia e giovinezza, per poi approdare ai componimenti della maturità, dove emergono gli affetti, la forza dei legami familiari , la tensione di alcuni temi etico-sociali, ma anche una visione ironica della realtà.”
Un volume ricco, edito elegantemente , che racchiude ed offre un tragitto esistenziale, evidenziando un processo di formazione culturale personale di notevole fattura , ove le esperienze professionali, nel corso della creatività, sono elementi coerenti e rigorosamente realistici e riescono a proporre variegate situazioni sociali e psicologiche , nel mondo indifeso della prima gioventù , nel quale i bambini vengono tristemente violentati proprio da chi dovrebbe proteggerli e sostenerli.
Voci disperate e sottili mutano il canto:
“Un silenzio abbandonato
si sprigiona
E’ solo di pari passo
che ascolto
cosa sono
i morti bambini
Le croci
in ginocchio
Cosa contano
i chiodi dai muri
quale pane quotidiano
Quale donna è benedetta
E’ senza miracolo
questa morte. “
Il segreto svanisce con gli aquiloni , il nome si disperde fra i soprusi , gli occhi cercano altri sguardi nella speranza di ritrovare qualche storia nascosta che sappia lenire.
Qui le tensioni e le epifanie sono pezzi non tronchi del vissuto , in una clessidra nella quale il linguaggio ed il pensiero si lasciano scorrere come grani di brevi avventure o di momentanei abbagliamenti, ove la coscienza non smarrisce la sua primaria realtà.
ANTONIO SPAGNUOLO
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