ANTONIO SPAGNUOLO – "Il senso della possibilità" -
Kairos Edizioni – Napoli – 2013 – pagg. 101 - € 14.00
Antonio Spagnuolo è nato a Napoli nel 1931; è presente in numerose mostre di poesia visiva, inserito in diverse antologie e collabora a periodici e riviste di varia cultura.
Di lui hanno scritto numerosi autori fra i quali A. Asor Rosa che lo ha ospitato nel suo Dizionario della letteratura italiana del Novecento e nei volumi della Letteratura Italiana (Einaudi, 2007).
Il senso della possibilità è una raccolta poetica non scandita, bene articolata architettonicamente e molto organica nelle sue parti.
Il titolo del libro si rifà ad un concetto espresso dallo scrittore austriaco Robert Musil nel romanzo L’uomo senza qualità, quando l’autore fa una distinzione tra senso della realtà e senso della possibilità, non senza astenersi dal compiere una riflessione di tipo filosofico, simile ad un esercizio di conoscenza.
Il senso della possibilità finisce qui per essere sovrapponibile al senso della poesia stessa, essendo, non a caso, in essa, tutto presunto
Come scrive Carlo Di Lieto nella nota introduttiva, ricca di acribia, la scrittura delle immagini ne Il senso della possibilità concede al lettore una perfetta armonia di toni e di soggiacente albicanti attraverso il suo nuovo modo poetico
L’opera si può considerare l’esito più alto del poeta napoletano, che riesce a produrre una poetica altissima che rasenta il brivido e l’estasi.
La scrittura è icastica, densissima e veloce, scattante e connotata da leggerezza; i versi scaturiscono l’uno dall’altro, nel loro procedere per accumulo.
Il poeta intende compiere con la sua materia un provvisorio inventario della sua esistenza.
E’ presente un forte senso di misticismo cristiano; c’è un tu al quale l’autore si rivolge, del quale ogni riferimento resta taciuto.
Nelle poesie finali, i tredici componimenti In memoria di Elena, Spagnuolo tenta di stabilire una comunicazione con l’amatissima moglie, compagna di vita, recentemente scomparsa, cercando di riattualizzare la sua presenza, attraverso una mistica sublimazione del dolore.
Cifra fondamentale della raccolta pare essere una forma ben controllata, tramite versi musicali e sincopati, caratterizzati da un’elegante cadenza.
La scrittura procede in lunga ed ininterrotta sequenza, nonostante la frequente punteggiatura.
Rispetto alle altre opere in versi del nostro, si nota qui una maggiore chiarezza, anche se restano presenti le aperture verso una connotazione di tipo preconscio e inconscio.
Fortissima la densità metaforica e sinestesia che innesca il senso di un pathos fortissimo perfettamente controllato.
Figura ormai storica della poesia italiana, con quest’opera inaugura una nuova sapiente fase della sua produzione, della quale attendiamo ansiosi i futuri esiti.
RAFFAELE PIAZZA -
Raffaele Piazza, come sempre, è stato puntualissimo e profondo in questa interessante nota critica al volume di poesie "Il senso della possibilità" di Antonio Spagnuolo. Egli ha saputo mettere in luce l'intenso e accorato dettato poetico dell'ultimo Spagnuolo, specialmente quando accenna ai testi dedicati alla carissima moglie Elena, recentemente scomparsa, un evento luttuoso che ancora fa sanguinare il cuore del nostro carissimo amico poeta Antonio Spagnuolo. Poeta che è e rimane sicuro riferimento nel nostro panorama letterario e poetico, non solo campano e squisitamente napoletano, ma sicuramente anche nazionale, avendo dato Egli contributi essenziali alla produzione e alla crescita letteraria. Antonio Spagnuolo è una penna continua, forte, intensa e vibrante, i suoi testi poetici sono pietre miliari adatte a costruire, una sull'altra, un edificio solido e incrollabile.
RispondiEliminaComplimenti a lui e al nostro amico Raffaele Piazza, sempre attento anche ai movimenti minimi e alle novità editoriali del nostro mondo letterario.
Giuseppe Vetromile