IVAN POZZONI : “Patroclo non deve morire” – De-comporre edizioni 2013 – pagg. 80 - € 10,00 –
Sospeso tra il sopravvivere ed il rischio della ferita Ivan Pozzoni ricama un tessuto variopinto, che dalla cronaca di giornali , di network , di blog scivola freneticamente nel quotidiano , per raccontare episodi , per innescare un inno , per fluidificarsi nella dimensione del sociale, elaborando il suo dettato poetico in maniera personale e culturalmente valida.
“Il titolo del libro di Ivan Pozzoni è < Patroclo non deve morire >, è un enunciato imperativo che non ammette eccezioni. Nella storia Patroclo muore in combattimento, nell’opera di Ivan Pozzoni invece Patroclo deve continuare a vivere affinché la storia non si concluda e si aprano altri scenari.” – Scrive Giorgio Linguaglossa nella prefazione. – E la fantasia ha dei tagli alimentati da riscontri memoriali o da impannate critiche verso la mercificazione di un mondo sempre più alla deriva. Una poesia compressa che riluce per flessibilità e pluralità.
Ogni valore qui abbandona pregiudizi , nella capacità di raccontare o rielaborare, nei dettagli realistici di eventi , o nella profondità di metafore , grazie all’accumulo intelligente di un immaginario concreto e colorato. Il gioco ha momenti impegnati , dalla denuncia delle sperimentazioni farmacologiche all’inafferrabile momento di asfissia dell’impiccato, dalla crisi del mondo occidentale alla ballata di un amore contorto. Una girandola che al vento offre autentiche testimonianze.
ANTONIO SPAGNUOLO --
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