C’E' UN TEMPO PER TUTTO : uno per il declino e uno per la rinascita
Ad ogni declino, corrisponde un tempo di rinnovamento e di rinascita. Si rende necessario per la palingenesi dell’uomo, per la Storia e il ciclo evolutivo e programmatico della vita.
Una nuova evangelizzazione si rende imperativa per l’aggregarsi di nuove forze ed energie a favore della risorgenza delle esperienze spirituali dell’uomo. Finora, l’individuo si è reso reo di un processo di nichilismo e ostruzionismo verso la morale e l’etica di una civiltà millenaria che con la secolarizzazione ha smarrito il senso della fede.
E’ indispensabile un recupero delle coscienze. Forse la crisi della fede è da addebitare alla scarsa vita spirituale, all’impoverimento delle risorse interiori più autentiche che non ci prospettano più la partecipazione più intima come l’evangelizzazione e il rapporto con Cristo: pensiero dominante e puro di una fede forte, primigenia in cui vi sia la testimonianza di Cristo in ogni nostra azione col divino. Paolo VI affermava che: ‘il mondo soffre per mancanza di pensiero’. Allora, serve un nuovo slancio, una nuova esortazione e capacità di “vita nova” all’interno di un tentativo di rinnovamento”(vedi, Caritas in veritate n.53)
Il relativismo nichilistico della postmodernità ha prodotto una tale carenza di
spiritualità da essere paragonato ad una <(s)cristianizzazione> secolare, avendone gli uomini deturpato il volto di Dio attraverso miscredenze, ateismi, idolatrie, pressapochismi morali, disvalori etico-comportamentali con prospettive negative per l’intera umanità. Oggi si deve guardare al nuovo. Voltare pagina e riallinearsi alla coscienza e al pensiero positivi di una nuova alleanza in Dio, se si vuole salvare la fede cristiana e la nuova ideologia illuministica, senza il marxismo e il materialismo storico in cui è precipitato l’intero occidente.
In questo nostro tempo sono state trovate responsabilità sia in ambito laico che in quello religioso. In entrambe le categorie si registra un profondo smarrimento di valori, perché il mondo laicista sembra volto alla nullificazione della coscienza dell’essere, in cui predomina un libertarismo tecnocratico e un mercato sfrenato e mercificatorio nonché privo di remore etiche che è la logica conseguenza di una condotta amorale e senza scrupoli, all’insegna di un guasto epocale e di un revisionismo storici quanto abominevoli e insinceri, ridotti a processi formali reprobi, fondati su sviluppi scientifico materialistici di forte propensione progressista che escludano i moti dell’anima, proponendo sempre più modelli rivoluzionari di forte impatto illusorio.
Il mondo globalizzato sembra essere entrato in un vortice di cambiamenti senza precedenti; tutte le istituzioni, a cominciare dalla politica indicano un azzeramento dello stato evolutivo che potrebbe far supporre un terrae-motus di dissennati anacronismi universali.
Ci stiamo dirigendo a lunghi passi verso il caos proponendo solo un materialismo storico svincolato da ogni regola di evangelizzazione. Ma se si vuole cambiare rotta e procedere verso la salvezza bisogna riappropriarsi dell’ intelligenza logica del pensiero e della fede in Cristo.
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NINNJ DI STEFANO BUSA'
Condivido in gran parte questa intervista di Ninnj di Stefano Busà. E' la voce del cuore e ogni espressione uscita da lì tocca.
RispondiEliminaSe posso permettermi,aggiungo una piccola convinzione mia.
A tutto ci si può sottrarre,mai alla coscienza,all'etica,al Giudizio Finale..
Ebe Mirka Bonomi