venerdì 4 ottobre 2013

POESIA = RAFFAELE PIAZZA

DI SELENE LA GIOIA ----

Attimi rosapesca ad inverarsi
nelle fibre di Selene
specchi dell’anima a confondersi
con le cose del mare.
Stella diurna attesa
dal viandante sul farsi
del mattino, volto di madonna
barocca ad intessersi dove
era già stata la vita nell’alba;
il gesto per altre navigazioni
su Internet e sul mare,
in barca a vela o in motoscafo
sul bordo del Mediterraneo
dove ha acceso una candela,
tra giochi erotici con l’amato
in una cabina, odore di legno
e salsedine viene propizio
agli occhi di lui il suo
orgasmo, azzurro a
intensificarsi nello sguardo,
tremore del seno e delle
spalle, barriera asettica oltre,
il bar da praticare, bevendo
latte e te verde per rigenerarsi
dopo la gioia dei corpi.
Nuda Selene al sole ragazza
bella a intensificare della pelle
la tinta in cosmica armonia
con il sembiante atteso
tra le cose del mondo.
***

ALESSIA E LA LETTURA ---

Scrive con vaga grafia, Alessia,
nell’aria disadorna senza fiato,
inchiostro rosapesca come l’estate
o l’inoltrata primavera.
Scatta il volo di un gabbiano
e trasale Alessia azzurrovestita
nell’aria vegetale della consecutiva
attesa. Sulla scrivania I fiori del male,
sua lezione per la vita e la
scrittura accade dalle mani affilate
come un attimo disadorno
come un bagliore Alessia
alla trentesima poesia
del suo libro per la vita,
pioggia a cadere esteriore
sulle cose senza tempo in segno
di vittoria. A destra il mare
a sinistra una nube bluastra
gioca a farsi ragazza o cavallo.
Epifanie del nulla, a poco a poco
tutto si ricompone, ecco lo squillo
del telefono, la voce di Giovanni.

E’ il 1984 attesa sgretolata ecco
il primo appuntamento
ci sono il parco, la panchina e le labbra
da baciare.
**


-- IL PARCO E SELENE --

Sera sospesa nei confini
della fabula nel Parco
Virgiliano a tessere le
trame di sogni non svelati,
Selene, sul bordo del
cielo solcato da nuvole
in forma di cavalli,
immagina nella linea
della mente azzurra,
e l’ombra a proiettarsi
ai margini della vita.
I pini attenti nel verde
a dare ossigeno nel
tendere a Giovanni
la mano affilata. Capelli
al vento di Selene
e passano i gabbiani
in volo pari alla forma
dei jet, captati dall’azzurro
degli occhi . Sintonia
con l’iridato paesaggio,
arcobaleno improvviso,
disadorna gioia ,
di ragazza nell’entrare
nella luce.
**

SELENE E LA FRAGOLA --

Selene, in limine
con la vita agglutinata
al paesaggio si chiede
cosa ci sia dietro
di fragola un sapore.
Freschezza nell’anima
di vetro sulla
panchina della sera
a collimare con l’azzurro
del cielo sulla città
e lì nel parco apparire
del sole la forza a irrorarle
la pelle e ad abbronzarla
nelle cose del tramonto
ai cancelli della sera
nell’emergere
dalle forme del sogno
ad occhi aperti.
Trova il filo e la linea
Selene rosso vestita,
mangia la fragola
nell’ebbrezza di un
sorriso a distendersi
sulle cose del mondo
oltre il tempo.

**

LIBERA ESCE DALLA NEBBIA

Varco gemmante di esatta gioia
nell’uscire dalla nebbia Libera,
occhi azzurri e capelli corvini,
ventidue anni contati come semi.

E sta infinitamente Libera sul bordo
del diario e in mano una penna
per scrivere poesie che poi sia natale
o pasqua non fa nulla.

Libera s’inerpica per il sentiero
alto, le mani ad aggrapparsi ai
rami di un arancio e tende alla meta
di salvezza (il simbolo arancia nelle mani).

Lieta Libera tra le cose dei freddi
di aprile mattini tra sogno e veglia
nel letto ancora un’ora dopo il risveglio,
acqua nell’anfora.

Fiume blu cobalto a scorrere nella
camera della mente, a inalvearsi
nelle ore della vita nel canto libero
dei passeri tra gli alberi.

Sta Libera a tessersi le vele per nuove
partenze e tutto accade per gioca
in una genesi di liberazione dai rovi
ad allontanarsene con passo leggero..
**

SELENE E IL MARE ---

Sul bordo del Mediterraneo
accende una candela Selene,
onde affilate nel diradarsi
del pianto della nebbia.
Sorride Selene in limine
con la vita negli occhi
dell’amato e subitanea
epifania di pioggia, a
bagnarle il grano dei capelli;
entra in scena Selene
nel recitare la vita pari
a vento per resistere
oltre la linea delle cose
di sempre, l’esame ieri
superato, l’amore fatto
con dolcezza ieri
tanto non mi lascia,
pensa. nell’accendersi
della conca del tramonto.
*

ALESSIA E IL GATTINO --

Sera di aria tersa pari a fuoco
rosso sui fienili di una campagna
fresca di novembre di Alessia
a riscaldare il freddo delle
mani. Sul sentiero lastricato
gelido sulla pelle entra in scena
la vita nel roseto ad emergerne
plastiche con movenze il gattino
Ned, al colmo della gioia nelle
fusa per Alessia in grigio pelo
veloce nella sera serrata in attimi
di prima cometa per la vita.
Fiume azzurro a fluire freddo
nella trasparenza dell’aria a tendere
il tempo in trame fugaci
di tramonti nel fossile tempo
di una storia bella, pari a conchiglia.
***

ALESSIA E LA NATURA --

Scenario di savana urbana
Alessia entra e vede nell’interanimarsi
con gli eucalipti, aria vegetale:
tutto accade in quel calarsi
in natura rarefatta, nello scorgere
il leopardo, in quel suo differenziarsi
in longevità da quello libero:
e un raggio azzurro la travolge,
e gli anni che verranno e le stagioni
passate, 20 anni contati come semi:
e i cerbiatti a scendere nel cuore.
Squilla nella forma della borsa
un filo di telefonino e risponde
Alessia per gioco di qualcuno
che la ama e sta infinitamente
un pensiero nel dire le parole,
l’elefante gioca con la terra.

E’ il 1984: modula un canto
il merlo indiano nel fulcro della gabbia
e ci sarà raccolto.
***

SELENE E LA COMETA---

Sera ad intessersi con
la precedente che non
torna: sereno albereto
nella camera della mente
dove ha fatto l’amore
con Antonio: le
fragole in disparte
della piantina sul
balcone a sorriderle:
allo specchio, Selene,
la luna del volto ad
accadere tra le cose
di sempre: sulle labbra
il rossetto rosa,
il rimmel e il mascara
per farsi più bella.
Diario di Selene,
il rosso della copertina
a trasmettersi alla
forza degli occhi:
trascrive il sogno
con scrittura mistica
e sensuale, pagina 8
aperta dagli angeli,
Selene blu vestita per
la vita lieta come
una donna, rinfresca
l’anima con il vento
di sorgente di ottobre:
ha aperto la
finestra visore.

***
SELENE E LA PIANTA ACQUATICA --

Selene in limine con la vita
nel guardare la pianta
nell’acquario, di affilato
verde le foglie in esatta
meraviglia, la sera precedente
che non torna. La frontiere
dell’alba, sapore di vento,
nello scendere nella via
serale, uscita dalle cose
del condominio. Abita la pianta
la camera della mente
di Selene ai lieti colli dell’
anima di vetro, e la stanza
dove ha fatto l’amore
esatta meraviglia, pareti
calcinate e il poster azzurro
di un esploratore artico.
Sorride Selene e in men che
non si dica arriva la gioia
in forma del fior azzurro
nell’acqua, che non
aveva visto.
***

SELENE NEL MARE

Onde di cobalto a infrangersi
nella resistenza della scogliera
e della linea degli occhi
di Selene, lieti approdi della
mente duale del fiore di ragazza
e dell’amato in mistica
scansione degli sguardi
che dicono: facciamo l’amore!!!
Con la mano affilata, pari
a luna, prende Selene una
pietra bianca portafortuna
levigata dalle cose delle
onde sottese alla marea che
sale piano. Un gioco a trasparire
dalle cose del greto ad
iridarsi, vede dell’alga
il verde Selene per salvarsi.
***

SELENE E LA MAREA --

Tiene la sera tra le
mani affilate, Selene,
sul lungomare di
Salerno è iniziato
un capitolo della
storia dei suoi baci
con Antonio.
Tiro con l’arco di
ragazzi pari a
sentinelle sulla
spiaggia dove sabato
scorso corse scalza
giocando alla
California.
Regola la luna
piena le maree,
raccolto di gioia,
Selene come una
donna vive l’amnio
del mare.
In limine alla vita
porta nell’anima
di vetro fragole e
stelle.
**

SELENE NELL'ALBERETO ---

Tempo di Selene nell’albereto,
la sera precedente che non torna.

Vengono di platino rondini da
ovest in esatta armonia con il cielo.

Trasale Selene nel’aria vegetale,
aghi di pino a terra da calpestare.

Il Parco dei cancelli è aperto per
la festa dell’ottobrata. Antonio

nerovestito la vede: Selene, nell’
azzurrità di un cielo di stelle

semispente sorride come una donna
storia dei loro baci ad intessersi

con la gioia leggera di ragazza
Selene. Non c’è nessuno e vicina è

la .sorgente. Si spoglia Selene sul
farsi vivo di un liquido di volatili

canto. Fa l’amore Selene.

***

SELENE E IL DIRADARSI DELLA NEBBIA--

Sera di platino, ragazza Selene
in limine con la vita, esce dalla
porta della nebbia, nel file segreto
l’archivio dei suoi baci ad Antonio.
Vengono le amiche con le anfore
di acqua più fresca e di vino,
s’inebria Selene al colmo della
grazia gratis data. Poi il firmamento
dopo che Dio ha tolto il velario.

Attimi rosapesca di Selene oltre
la brezza azzurra di ragazza in chiari
limiti oltre una pioggia di parole
e una spiaggia di sabbia bianca
dove corre come una donna ai
lieti dell’essere i colli.

Viene in mistico panneggiare la sera,
oltre i limiti del tempo orizzontali,
viene il tempo altro dell’amore nel letto
tra quattro pareti il piacere.
Piena Selene guarda il nuovo dal
balcone giorno e ci sarà raccolto
di parole.
***

SELENE E LA ROSA --


Selene entra in scena
nell’attimo di tegole
inazzurrate. Sorriso
negli occhi di ragazza
lune della continuazione
dopo l’orgasmo con
Antonio. Viene la sera,
nuda nel campo profano
oltre della costa
il sembiante e vicino
il Parco Virgiliano.
(sogno da trascrivere
nel diario)
(era nel jet e sposa
incinta per gioco e per
amore).
Tutto accade dopo le
fragole.
Tutto avviene nell’aria
di limbo ad esercitarsi
nell’amore a piene
mani.
Compatto tessuto di cielo
e scrive una poesia
sulla rosa.
***

SELENE E L'OLIVO --

Selene nel campo di grano
e di gioco a fare l’amore
con Antonio. Durante il
piacere nel guardare l’olivo,
campito vicino al cielo
dalle foglie danzanti nel
vento a poco a poco si
avvera il presagio felice,
del sogno a collimare
con il giardino dove erano
venuti un anno fa.
Tersa armonia degli occhi-
lune piene di Selene in
limine alla vita, presagita
nella stabile gioia. Si riveste
e sa di essere amata.
L’olivo la guarda dalle
luminosità delle foglie
ad iridarla e ci sarà
raccolto. Selene ride
come la vita e pari a una
donna. Apre il pacco
del dono.
****

SELENE NEL GIARDINO ---

Selene, anima di luna,
scende nelle cose del
giardino ai lieti colli
dell’essere (felicità
nell’amore). A poco
a poco tra le cose di
sempre nello scorgere
il nespolo, l’arancio,
il limone in forma
umana tra i greti ei
segreti del tempo
attende l’aria trasparente
(dove era già venuta)
l’incanto di sorgente.
La sera precedente
che non torna nell’
aria di limbo oltre
le parole dette a caso
da non ripetere e il
roseto nell’anima
di vetro di ragazza
oltre la fabula.
**

SERA DI SELENE ---

Sera di Selene dalla prima
stella illuminata nel delineare
gli oggetti sulla mensola
lunare, una pietra, una conchiglia,
una bambola.. Chiaroscuro
di limbo nelle ombre,
dalla stanza il muro frontale
del verde dell’edera ad accadere
come epifania di gioco
per gli occhi a captarlo
in piena sintonia con la
gioia di Selene, presagio d’
amore per la storia dei baci
Bussa alla porta l’amato
soglia in due da consumare.

***

A GIUSEPPE UNGARETTI --

Sei emerso dal porto
sepolto nella camera
della mente. Nel fondo
del mare una luce tra
alghe, un dono prezioso,
di poesia un tuo libro
illuminato d’immenso.
L’allegria di un naufragio
di gioia che porta all’oasi
di una spiaggia di palme:
si sparge il sapore delle
fragole fuori stagione.
Si evidenzia il golfo
mistico, l’arrivo
veloce nell’uscire
dal bosco dei giorni
e di parole. Ancora
si agglutina al cielo
una linea di tramonto
mare – cielo, orizzonte
incielato per foschia
ai lieti colli dell’esistere
per resistere al tempo.
Ungaretti, uomo di dolore,
mi hai donato il libro
più bello.
***

BELLEZZA DI SELENE ---

Selene in limine, lo specchio:
vede le lune degli occhi, la
ferita della bocca, la linea
del naso della grazia, i fianchi
colline, il senso del sedere,
il grano dei capelli, le valli dei
fianchi, il mare del sesso
falbo. L’anima in ogni fibra,
di ragazza - Selene,
nella cabina della doccia
entra, dell’acqua il flusso
caldo-freddo, ninfa in un
di gioia fisica lago nel
rigenerarsi per il prossimo
amplesso, anima nel corpo.
**

RAFFAELE PIAZZA

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