martedì 3 dicembre 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = GIOVANNI BALDACCINI

GIOVANNI BALDACCINI : –“ L’Osservatore” ovvero la mistica mortale di Eros
Fermenti Editrice – Roma – 2013 – pagg. 75 - € 12.50

Giovanni Baldaccini, psicologo e psicoterapeuta, vive e lavora a Roma.
Ha pubblicato saggi su riviste letterarie e scientifiche, la raccolta di racconti Desiderare altrimenti, per Fermenti Editrice e tre racconti in 3 d’union, sempre per Fermenti Editrice.
L’Osservatore è composto da numerosi frammenti di varia lunghezza, che hanno per cifra dominante una commistione di misticismo ed erotismo.
Nella prosa dell’autore si riscontra un realizzarsi di frasi brevi, che danno alla diegesi un tono di forte icasticità e sospensione.
Il tessuto linguistico è scattante, nervoso e luminoso, con la presenza di accensioni e spegnimenti.
Opera scritta in prima persona, ha per protagonista un giornalista che vive la vita in una doppia dimensione.
Infatti alterna quella diurna lavorativa a quella notturna, passata a scrutare il cielo, il firmamento, con un telescopio, nella sua ricerca del senso profondo della vita.
Nell’osservare il cosmo egli cerca di fare luce sulla sua idea di trascendenza.
Si potrebbe definire un agnostico perché, nel suo affrontare il problema dell’esistenza di Dio, cerca una spiegazione anche attraverso il trascendentale kantiano e l’analisi degli archetipi, come espressione dell’origine delle cose.
Esiste una coesione interna tra le varie parti del libro, che, nonostante la natura frammentaria, presenta una certa organicità.
Serpeggia per tutto il testo una triste ironia, nella descrizione di un uomo, presumibilmente abbastanza giovane, deluso dalla vita e dal prossimo.
Non ama il suo lavoro, dal quale viene licenziato, ha problemi nei rapporti amorosi ed è in conflitto con le problematiche politiche e sociali.
Si deve mettere in evidenza che il protagonista ha una notevole competenza di astrofisica e di astronomia.
L’io-narrante compie un viaggio interplanetario globale, attraverso la penetrazione dello sguardo nelle galassie attraverso il telescopio, stando a casa.
Nel primo segmento Notturno, si chiede se oltre lo spazio cosmico ci sia Dio e se lo si possa fotografare.
Regola il suo strumento e osserva in modo attento e particolareggiato Venere, Marte e Mercurio; si pone la domanda se Marte sia abitato.
Si chiede se Dio esista ancora; pensa che, morto o non morto, prima o poi si arriverà ad un periodo in cui se ne scorgerà una traccia.
Si domanda che effetto farebbe sulla gente una sua fotografia di Dio, riportata da giornali, rotocalchi e televisioni.
Pensa che, con la realizzazione di tale immagine, otterrebbe uno scoop colossale e diventerebbe ricchissimo.
Poi, continuando ad elaborare nella mente idee kafkiane, giunge alla conclusione che la sua presunta raffigurazione di Dio gli causerebbe solo denunce, tribunali e accuse di truffaldini intenti
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RAFFAELE PIAZZA--







1 commento:

  1. Ringrazio Raffaele Piazza per la sua nota di lettura e Antonio Spagnuolo per l'ospitalità sul suo blog.
    Giovanni Baldaccini

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