Giuliana Lucchini, per:
EMILIO PICCOLO
“Poetry Wave”
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"Oh destino crudele!
che nel sedurci alla bellezza
dei corpi, togli oggi la gioia di vita
che solo ieri rivelasti"
(parafrasi da Luis Cernuda)
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Onda di poesia l’ora t’ha preso
e t’ha portato via nel vasto mare
dove tutte le musiche si suonano
da sole, le onde prime – dove è gioco
cantare insieme le parole rare.
Sono rimaste a riva le tue schede
di memoria, gli affreschi
della meraviglia che ti ha fatto
inscrivere la sabbia, mentre finivi
di assaporare la mela.
Il tuo morso è rimasto nella mela,
morso di bocca in cerca di baci
in cerca del canto del verso.
Quello che era tutto è diventato niente,
si è sciolto in acqua il succo del tuo sale.
E fu di Luglio, culla del Cancro nel morente mese.
Addio, Emilio - a Dio, e con il tuo Steve Jobs :
come un angelo piovuto dal cielo
hai dato un colpo d’ala a risalire.
Qui si è fermata una piccola farfalla
sulla parete in luce a dire addio.
Ci ascolteremo in fine nell’origine,
prima che la parola ci conduca
prima del luogo prima della cosa :
sarai stato l’interprete di un sogno,
sovrano di poesia, tutte le voci al séguito.
Eri da solo quando ci hai lasciato.
Ci fu in chi ti leggeva una ferita,
un suono della fine - preveggente? -
quando non poté finire di incidere
a voce alta la tua bella poesia
sopra quella tua musica struggente ..
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1° agosto 2012 (alla notizia data da suo figlio – sera)
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