venerdì 1 agosto 2014

POESIA = ANNA BELOZOROVITCH

- I -
"Tartaruga"

Ogni mattina, come la tartaruga verso il mare
con sabbia umida ancora tra le pieghe e dietro il collo,
corro verso la vita e il giorno, forse la fine, impaziente.
Chiedere, struggersi, desiderare, è nella buca semiaperta che ho lasciato:
era un altro tempo, avevo un'altra pelle, sognavo il tentativo.
Sognavo simboli, con violenza e passione: api e miele, funghi partoriti,
oro su un piatto da mangiare, tubi-passaggi gocciolanti.
Io ora corro e meno forze restano per il desiderare.
Anche il verde altrui farà la mia primavera,
la sabbia non graffierà la pelle in acqua, cadrà, si farà vetro.
Altri la coglieranno in sfere colorate e sogneranno il mare.
Io sarò, viva o morta, in mare aperto.
**
- II -
"Conchiglia"

Tutta la mia vita è nuova, ogni giorno
soprattutto nella sua imprevista vecchiaia
nell'indeterminatezza coltivata
nel riconoscimento mancato per così poco.

Tutti i miei passi sono un passo di troppo
verso l'eccesso o il non abbastanza;
ogni parola pronunciata è una chiave persa,
conchiglia resa sorda dalla ghiaia.

Oscena e limpida ripetizione, incanti
come un verso ipnotico antico:
puoi fare e puoi far fare e suoni
la melodia del pensiero dall'esterno.

E' forse segno d'una grave malattia
stancarsi delle rime e delle note.
Tutte le rivoluzioni altro non sono
che mappe di cicliche dimenticanze.
*
ANNA BELOZOROVITCH -
*
Anna Belozorovitch è nata a Mosca nel 1983. Ha vissuto in Portogallo. Dal 2004 risiede in Italia .- Del 2013 la sua ultima raccolta di poesie edita da Lietocolle "Qualcosa mi attende"-

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