"Distanze"
Hai scavato nel vento
e torni a conservare
il tratto dei tuoi seni,
logica delle mani.
Attorcigliavi la notte
(vuoi la luna ad olio
bianca come il respiro)
guance scartocciate …
La rama aggira fogli di vetro
Il tempo ha le ali di gabbiani;
graffia segreti il tuo non esistere più
lunga a perpendicoli.
Rompi colori e spazi
alla rinfusa.
Ormai la fede attraversa
distanze incriminate.
ed io mi sperdo nel tuo strano
nuovo, incredibile eterno.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
Mai eternità fu descritta e tentata "perfetta" in quel tempo liberato dai tuoi versi perfetti lasciati qui e portati dal vento. Buon ferragosto Antonio con l'augurio che l'ispurazione sia semore luce ai tuoi occhi. Bianca 2007
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