"SILENZI"
Il silenzio mi aggancia e nel ricordo
ogni luce ha l’impatto violento,
a ritroso, inciso in quelle trasparenze
che non hanno confini.
Il ricamo trabocca verso l’incanto,
eguale a quella giovinezza che sfuggiva,
ed incatena oggi l’assenza , il logorio
di questo mio lamento.
Ritorna la tua immagine nel sangue
tuffata a vuotar tenebre, cieca,
e mille volta ignuda
per scambiare le prossime lune,
nell’opaco grigiore del mio cuore.
*
Antonio Spagnuolo
un canto non dolce ma sussurrato, una nenia per placare l'animo inquieto incapace di accettare la fase dell'assenza notturna. Una splendida poesia che culla l'animo verso magiche immagini a sciogliere quei ricordi di pene d'amore, nell'abbandono onirico, con la speranza che al risveglio una nuova ninfea guidi ancora i passi del poeta.
RispondiEliminaUn caro saluto
Francesco