"Le stagioni"
E s’affoltano tra i lumi della sera :
il guizzo di diamante dei riflessi,
la ferita accesa, il cielo irrevocato e spento.
Dietro un sole che si va obliando
transitano le stagioni, indifferenti, quasi incolumi
nel loro arboreo sogno che le trascina via.
Ad offuscare lacrime iridate
voci affrante, un cielo imperturbabile
a chiudere profondissime crepe.
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"Come una voce da lontano"
Il tempo scivola via imperturbabile e quieto,
come una voce che viene da lontano,
Tu nell’intimo lo sorprendi, ne esplori la parola,
un suono d’echi ne irrora l’intimità profusa,
la pienezza irrevocabile e furente.
Come vita dell’incompiuto ti assale
quel vorticoso moto, il suo silenzio
che avverti come un tuono,
un vento vi scivola e s’involve tra le spire
di fumo delle strade, ha tutta la chiarezza
delle cose in erba, e quell’aprirsi al perdono
o alla morte più della vita stessa.
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Ninnj Di Stefano Busà - da:"Canti di voliera"
lo senti quanto è forte il canto della vita, quanto ti rapisce un verso, una parola e quanto scivoli e s'invola l'anima lettrice tra le spire del fumo che cela quel cielo cobalto dove tuona l'immensa poesia.
RispondiEliminaUna deliziosa poesia che nutre il mio sentimento poetico
con ammirazione
Francesco