Raffaele Piazza - "Alessia" ed. ilmiolibro.it – Roma – 2014 – pagg. 119 - € 12,00
Un percorso di tempo spazio e di salvezza per e di una donna alla conoscenza del mondo, autentica e libera di agire e di pensare. Alessia motivata dal vivere. Alessia orizzonte della conoscenza. Alessia possibile attuale essere umano. Segreta. Si chiede. Esiste. Conquista una esperienza di vita. Entra nella visione stabile e di turbamento e senza maschera si mostra lineare a lasciare un segno della propria giovinezza.
Raffaele Piazza nella sua “Alessia” ci trasmette con una scrittura asciutta, compiuta, impegnata e originale l’armonia nascosta di una donna che incontra il vivere, si impone con la parola umana, attraversa l’essenza delle cose, viaggia negli echi della storia, risorge nei valori e si trasforma.
Piazza ci dona “tiepida nel freddo dell’aria” il disegno, l’immagine, il bisogno e il sogno e il coraggio di una fragile e autentica e vera e libera e fragorosa visione di un essere umano non distratto ma attento ai movimenti rigidi del quotidiano. La sua poetica scrittura saggia con garbo e raffinata sensibilità il mondo del senso, “la tela nella vita”. “con carta / e forbici ritaglia la vita”, “a scrivere parole con i voli” e dialoga con la chiarezza delle idee, narra il passo dell’anima con grazia il respiro di un amore aperto e di luce, si apre con pazienza al gioco degli eventi “nella forma di città senza tempo”.
Alessia vive il primo sogno con Giovanni, figura non in ombra ma che respira profondamente il vortice del contatto con la donna che ama e con una valenza armonica arpeggia in una stanza d’albergo o altrove l’intenso rapporto amoroso.
I tempi scorrono velocemente e Raffaele Piazza, con durevole verità, svela l’intima indole di Alessia. Il tono. La musica. Il barlume. Il ritmo graduale. Il percepibile. “Tutto accade / una vita / scritta con mano tremante la / parola amore”.
L’invisibile diventa visibile e l’impossibile possibile e Piazza racconta, descrive la vastità dei luoghi vissuti da Alessia. Attraversa la voce dei sogni. Attraversa i luoghi del dire e del fare di Alessia. Analizza il logos. Intraprende l’azione. Pratica il desiderato. Apre l’essere per l’altro. Contempla la straordinaria ricchezza dell’umana sinfonia. Alessia che “Scrive con vaga grafia”.
È una favola concreta quella di Alessia. Non utopistica. Una favola nuova che fa riflettere il lettore. Una favola reale in divenire. “Scatta il volo di un gabbiano / e trasale Alessia azzurrovestita / nell’aria vegetale della consecutiva / attesa”.
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Oronzo Liuzzi
Dice bene l'amico Liuzzi: una favola in divenire. Un sogno in luce. E aggiungerei: un trasalimento dell'anima nel vivere l'incanto dell'amore.
RispondiEliminaComplimenti ad Oronzo Liuzzi per questa disamina esaustiva.