"MERAVIGLIE"
Caduto il tempo delle meraviglie,
il tempo in cui cedesti fantasie,
ogni sorriso, ogni colore , ogni ombra,
quasi un urlo che avvelena il giorno
cercando disperatamente l'immagine
dell'arcobaleno.
Ho il terrore
che mi costringe a bruciare nel racconto.
Tua la confusione che protegge il mio turno,
deriso per la solitudine
e nella quale ogni mattina piango la malinconia.
Inganno che somiglia alla nuvola ingorda
capace di segnare l'attesa
fingendo di perdere occasione.
*
"SILLABE"
Sempre eguali le sillabe sospese
per lacerazioni e tremori
nel volgere ostinatamente il rischio
giorno dopo giorno
di preghiere che non hanno il senso
delle sospensioni.
Ho imparato a diffidare della memoria
aggrappato alla paura di sciogliere
qualunque desiderio abbia un amante,
per non averti più fra le mie mani
a spartire la notte
sempre pronta a coinvolgermi.
*
a
ANTONIO SPAGNUOLO
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