venerdì 18 settembre 2015

SEGNALAZIONE VOLUMI = CARLO DI LIETO

CARLO DI LIETO : “LEOPARDI E IL MAL DI NAPOLI” - Ed. Genesi 2014 – pagg. 1088 - € 60,00 –
Con la luminosità di un’opera veramente degna di ogni lode Carlo Di Lieto traccia un percorso ben delineato : il periodo fiorentino-napoletano del poeta di Recanati e ne disvela segreti e indiscrezioni che difficilmente si ritrovano negli scritti che propongono la vita del Leopardi. Saturo di contatti umani il periodo fu intenso di riflessioni , di impegni , di scontri, attraverso un continuo rincorrere un equilibrio di salute , continuamente negato, nella drammatica bellezza della natura e tra le incandescenti proposte della città. Uno scorrere attento tra le numerose lettere che legano il giovane al conte Monaldo , evocazioni , lagnanze , richieste , suppliche , implorazioni , scherzi , appelli , visoni , che esprimono la drammaticità di un sopravvivere difficoltato e compresso. Un meticoloso riesame degli atti ufficiali che confermano il mistero che avvolge la fine del grande poeta e della sepoltura , che rimane mai certa. Il lavoro certosino che Di Lieto ha compiuto si sviluppa in una ricchissima e sempre fedele ricognizione, incentrata nella tensione del racconto che riflette sul tempo e sulla temporalità dell’uomo Leopardi, rivissuto nella eleganza di un fraseggio che ha qualcosa di lussuoso e ri/creativo. La costellazione che guida tutto il saggio corrisponde alle valenze di una storiografia precisa e dettagliata, alla ricerca del luogo perduto , della passione mai sopita , dell’amicizia profondamente radicata nei sentimenti , delle illusioni inutilmente rincorse. La storia qui appare come una multicolore investigazione, particolarmente significativa per la sua pregnante chiarezza, immersa nella semplicità linguistica che caratterizza lo stile dell’autore. Basti scorrere l’indice per comprendere tutto il valore di questo volume : “Gli scenari del colera (1836-1837).Paura di vivere e di amare” , “Ranieri e Leopardi a Napoli” , “La non vita, il doppio , la teoria del piacere”, “Io vivo col Ranieri in libero e amichevole contubernio”, “Sette anni di sodalizio e la postuma sventura”, “L’eremita allo specchio: la coscienza captiva.”, “Nessuno tocchi la sua tomba : indagini e sospetti sulla morte.” E coloratissimo è l’affondare tra le minuziose ricognizioni delle abitudini quotidiane , dei menu serviti in tavola ed elaborati di persona , le puntigliose curiosità degli incontri con fanciulli e scugnizzi , tra le rappresentazioni popolari e nobiliari, tra le vibranti annotazioni giornalistiche e le romanzate profondità dell’intimo. Lo stesso Leopardi non vuole raccontare la storia della sua vita , bensì la storia di un’anima , un’anima sospesa nella poesia e realizzata nelle lettere , nel fantasma della creatività , alimentata dalle emozioni e trasfigurata dalle ingiurie del tempo. Messa tra parentesi la contemporaneità del quotidiano e della cronaca Di Lieto privilegia il discorso apertamente significativo e attuale , in una dichiarata sperimentazione del dettato che conduce ad una unitaria espressione, aperta alla fluidificazione della scrittura , tutta tesa nella dirittura di un bagaglio culturale ricco e particolarmente forte.
ANTONIO SPAGNUOLO

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