Giuseppe Schembari : “Naufragi” – Sicilia Punto L. Edizioni – 2015 – pagg. 64 - € 5,00-
Un rovente susseguirsi di immagini colorate e sofferte , quasi un vortice di visioni e rimembranze che si fondono nella policromia del verso. Il vissuto, “ lamento stanco e arrugginito”, rivela un palpitante variegato stato di ansia, quasi a suggellare l’ineluttabilità dell’imprevisto , o del prevedibile . Le pagine scivolano come in un diario esistenziale , nel quale il tocco del subconscio riesce a determinare le utopie che si affacciano tra le circonvoluzioni cerebrali. Tracce disegnate con il compasso , con la sottile spatola, con il lapis, per rincorrere le figure : “Le gambe di Patrizia / conoscono il ritmo sensuale della danza/ accavallate disegnano nell’aria / un semicerchio morboso …” – “Quando la vertigine / è un soffio / che genera disordine / dileguarsi / è ciò che resta / un bisogno chiamato / abbandono.” – “Forse sognare non basta / ci siamo distratti un po’ troppo / o forse credevamo di star bene / nonostante tutto / anche se dilagavano a dismisura / le metastasi del malessere …” – Cronaca quotidiana , una sorta di dispiegarsi singolare mantenendo sempre un’ostinata luce penetrante quale contrassegno del proprio modo di essere al mondo.
ANTONIO SPAGNUOLO
Complimenti Giuseppe!
RispondiEliminaFelicissima di leggere di te in questo pregevole luogo.
Angela Greco AnGre