giovedì 24 marzo 2016

POESIA = BERNARDO ROSSI

"Lontananza"
La diga in lontananza
sembrava contenere il mare
il grande invaso solo un’illusione:
ma ora che acre sento la tua mancanza
il paesaggio lucano pare
rivivere e morire in mia passione.
BERNARDO ROSSI
*

Bernardo Rossi, nato ad Altavilla Irpina (AV) il 15 marzo 1963. Vive a Napoli dal 1966. Laureato in Lettere Moderne, presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”, è Operatore dei Beni Culturali. Ha pubblicato i saggi critici:
• Il primo “libro” di Guido Gozzano: “La via del rifugio”, Firenze 1993,
• Benedetto Croce e Francesco Gaeta: L’amicizia, la morte e il tentativo di una consacrazione poetica attraverso Guido Gozzano, pp.199 -219; CRITICA LETTERARIA, 90; MISCELLANEA DI STUDI CRITICI IN ONORE DI POMPEO GIANNANTONIO, II,2; LETTERATURA MERIDIONALE.
Ha pubblicato le sillogi poetiche:
• VARI AMORI … LONTANI, Roma 1984
• Estravaganti,minime e frammenti, Ragusa 1996: • POESIE(1978-1998), Roma 2000
• GIACOMO FERRARA (26.07.1959 – 17.08.2002) POEMETTO IN MEMORIA, Stampato a proprie spese presso la Tipografia Ricco, Napoli marzo 2004
Ha pubblicato il romanzo:
• IN MATERNA ATTESA, Firenze 1996.
Ha collaborato a “IL MATTINO”di Napoli fra il 1991 e il 1992 come recensore

4 commenti:

  1. Se i sogni fossero i varchi rossi e verdi
    della tangenziale che vedo in lontananza
    pensando a Dio e ai varchi vietati o liberi
    di un paradiso terreno: lì andrei verso
    un varco verde per giungere a te padre nella
    tua tomba nella verde Irpinia
    e tu mi accompagneresti
    nei cimiteri accanto dove si vede
    il silo dell'acqua costruito inutilmente
    giù dai loculi nel verde diffuso
    e mi accompagneresti alle vicine
    tombe di mamma Fernanda
    e delle dolce Luciana e della domanda
    a cui non ha voluto o potuto mai rispondere.

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  2. Non sapevo come farLe leggere questo mio testo e l'ho insreito qui,
    Cordiali saluti Bernardo Rosssi.

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  3. Sono spento, il troppo frastuono cede
    ma non sento come tuono precede
    il fulmine in un mondo rovesciato
    sogno amato e perso nell'universo
    se concedo pochi frammenti ancora
    è solo per non vagare da solo
    in un attimo dove il tuo vestito
    rosso è sparito con te: e ha preso il volo.
    Bernardo Rossi

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  4. Ora leggetele come un'unica, organica poesia...

    Poesie dell’attesa

    *
    Si ponga fine al gioco senza cura
    si dica poco al bimbo stanza scura
    l'eterno lo si lasci fluttuare
    nel baratro domestico dormire.

    **
    Un dono per Enza,
    Di cosa vuoi accusarmi in queste ore
    se non vedo dove declina il sole
    se perdo il senso già dal sonno vinto
    mi limito strisciando i passi lenti
    nell'animo a sorridere ma fingo.

    ***

    Ad Anna
    Sento piano il mio tempo andare lento
    percepisco la corsa aspra del cuore
    invece, che non placa il tuo timore
    non siamo tutti perduti se ancora
    la luce della luna ti consola
    aspettiamo con calma insieme il giorno
    sarà la vita e il sole e il tuo ritorno.

    ****

    Gridare vorrei l'ingiustizia della
    morte, ma la mestizia del mio tempo
    ora mi assale non c'è più né bene
    né male nell'elencare le pene
    del quotidiano nell'osservare stanco
    un luogo lontano nel riverbero
    bianco del sole cammina la mente
    vorrei cogliere viole a piedi nudi
    e sul prato col mio cane seduti
    aspettare declini dolcemente.

    ******

    L'attesa
    Come l'estate ora aspetto l'autunno
    con i suoi tenui colori e il tepore
    di un tardo sole, coloro che fummo,
    non potremo discernere del cuore
    il moto nuovo battiti diversi
    non saprei più catturarli nei versi
    manca l'azione alla vita sospesa
    ed è l'unica emozione l'attesa.
    A Salvatore.

    *******

    Stamane la nebbia nasconde il mare
    non la cima al vulcano né la rabbia
    questo inutile continuo aspettare,
    su di me di nuovo scivola sabbia
    e di nuovo attonito spento nudo
    ritrovo il deserto solo seduto.

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