Flavio Ermini : “Della fine” – Ed.Formebrevi – 2016 – pagg. 48 - € 6,00
Non è nuovo , Flavio Ermini , ad interventi che abbiano il sapore stuzzicante della filosofia , nello sciorinare frasi e incisi che accompagnino con garbo nella fantasmagorica illusione della ricerca di verità sempre a noi nascoste ed imprevedibili. Così questo volume offre passaggi culturalmente profondi, attraverso la ricognizione della fine, oltre il buio che essa produce , consumando luoghi incerti ed opachi , cadute irriconoscibili , ombre che permangono incise oltre l’oblio. “Ogni aurora porta in seno il crepuscolo, la sua necessità opaca. Sorgendo il sole apre la strada alle tenebre, alle ombre della disperazione quali strutture portanti della condizione umana. Il nostro cammino è contiguo al senso fragile delle cose, alla loro fugacità, alla loro dissolvenza. E’ un percorso che porta verso tenebre crescenti , verso un’oscurità da cui qualsiasi orrore può scaturire. Questa notte è anche notte del pensiero e del conoscibile, dove si dibattono voci agonizzanti, che non giungono a parola.” La scrittura , ricca di riferimenti e di ricerca , appare quasi come inflessione poetica tra l’impensabile che si è fatto storia ed il fluire incessante della physis verso la giustezza. Le immagini si rincorrono con ritmo accelerato in un’apertura ultratemporale, per uno scacco lungamente nutrito e apparentemente improvviso, per quella disciplina che mantiene in continuo esercizio la mens critica, mai separabile dalla comune percezione umana per tensione e vincolo.
ANTONIO SPAGNUOLO
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