“Non immaginavo”
Non immaginavo che l’amore
avesse il potere di sopravvivere anche dopo,
dopo che il tuo profilo abbandona le forme
nella nebbia ormai grigia dell’ignoto.
Scivola impudente lo sguardo da linfe
ove il lamento della solitudine chiede perdono
per il distacco che sfiora l’irrealtà,
e l’errore ha i fantasmi degli arabeschi
dietro quel marmo scandito nel ricordo.
Non immaginavo che l’amore
avesse il potere di vertigini nel morso di memorie,
stregato dall’eterno sussurro,
inciso nel cristallo del sogno.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
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