Anila Hanxhari : “Tiro a sorte la libertà” – Ed. Tabula fati – Chieti 2016 – pagg. 120 - € 10,00
Il verso lungo che distingue quasi tutte le poesie di questo succoso volume indica il ritmo serrato del canto , quasi un sussurro nel ricercare figure e fantasie , paesaggi e memorie , arcobaleni e vertigini , nella certezza che l’illusione ancora una volta crea ceselli. Il dire , nel chiaroscuro della parola, diviene senso del subconscio , del non detto , dell’immaginario , per scorrere fluido nel rincorrersi delle figure. E il profilo di un nonno , custode della storia , si delinea superbo attraverso gli incisivi suggerimenti. Lasciando stimolanti esperienze con dovizia di informazioni – Ma la poeta scrive : “La poesia è la punizione delle cattive orecchie,/ è diventata killer del buio delle paludi/ scrive il vangelo girando la carne dai bordi / disossa i muti/ e profuma di un profumo oleato/ schiacciata a mattarello con l’origano,/ eh l’oriente grigliato al petrolio/ imparate a memoria un solo verso/ tagliatori di gola del corpo con l’eco/ la poesia è una preghiera a stomaco raso/ un candelabro d’ira che spegne la luce/ fa file interminabili del pane /arando la nausea del sordomuto/ ha la schiena curva dei bambini / che mangiano come fiammiferai.” (pag. 31) - Una tale dichiarazione lascerebbe perplessi , se non avessimo poi da leggere delicate armonie che chiariscono una serenità consapevole . “Quando preparo gli occhi all’incendio/ anche la luce diluvia/ prima parto dalle vesti poi dal sipario dell’alba / il mondo sposta l’asse del germoglio/ e so che dentro la neve indaga / lo spazio albero del tuo corpo/ quando preparo gli occhi all’incendio/ non regalarmi poesie tagliate dai rami!”
“V’è nella voce di Anila – scrive Davide Rondoni nella prefazione – una forza radicale segno di una energia unitiva potentissima. Intendo che la fonte , la forza da cui fluisce a volte con irruenza la voce della poesia della Hanxhari è di una donna, di una persona, che non intende mai eliminare il suo volto, né renderlo generico…”
Il libro si articola in tre sezioni , nelle quali l’unità filosofica si manifesta ben solida e pregnante, all’interno di una realizzazione verbale equilibrata e corretta. Realtà nascoste , confidenze , incontri , visioni , in un panorama poetico che consente di cogliere riferimenti delicati o sospesi , impressioni coese e concrete , in una pulsione musicale che annulla silenzi e pause.
ANTONIO SPAGNUOLO
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