“L’abbandono”
Lei conosce la mia sete , conosce il mio sussurro
impertinente e pungente, e mi ripete
gli sguardi innamorati di una volta.
Nella pupilla il grido della solitudine
sotto il velame di uno strano accento,
che riporta a distanze
e scompone il percorso di memorie.
Ancora il labbro inasprisce i tempi
di un sorriso perduto , di un amore
che trascina nel vuoto.
Vibra il velluto di una sigaretta
sospesa nell’intreccio vaporoso del nulla,
segna alle dita il rifugio di movenze insicure
disegnando l’abbaglio degli spazi.
Lei conosce il mio sussurro
e nel silenzio affonda la passione che sopisce,
piega ancora il destino alle voragini eterne.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
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