Claudio Carbone : “Ceralacca” – Decomporre edizioni – 2016 – pagg. 52 - € 8,00
Nella musicalità di un ritmo incalzante , per il quale la poesia si arricchisce di sfumature di un vissuto personale , la ricerca di memorie e di illusioni apre immagini e riflessi in linea con la parola sussurrata o incantata. L’impronta del ricordo è spesso incisa con ricchezza di sentimenti e l’unicità della mutevolezza, anche quando l’aleatorietà del tempo e del passato appartiene ad una natura in continuo movimento e in ripetuti accenni di emozioni. Il canto diviene sospiro oltre le cose , in bilico tra un nuovo trasalimento e un antico riflesso. “C’era ancora il sole / stupito della crescita / sulla porta di casa / nel mio ritorno d’erba /ad un angolo i sigilli / del venditore di emozioni…” La tensione tra le parole e le cose , tra il verso e lo specchio , diviene pensiero e tocco leggero dall’effetto immediato. Alcune sfumature sottolineano con arguzia l’attenzione necessaria a cogliere le tensioni che dal quotidiano si immergono nel cromatico corale , che in queste pagine si trasforma in un mosaico sul quale si adagiano come petali delicati i versi sigillati dalla ceralacca.
ANTONIO SPAGNUOLO
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