Inediti -
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Quando collassa la fede
il corpo si fa carcassa.
La ruga ferita delittuosa.
Si resta come pietra senz’occhi
che guarda come guarda il Baltico.
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(Mosca, aprile 2017)
"Qual è il punto che ti duole?"
Elitis
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Mi guardò l’uomo russo e mi sentii a casa.
Guardava una straniera.
Mi guardò lei e vidi pianure gelate
e chilometri di storie tra noi.
Ho visto Mosca in quegli occhi
e l’impronta del regime.
La lingua russa è stato solo racconto
e suono.
Negli occhi abbiamo tutti
la temperatura e l’unica domanda.
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La musica dell’Est
Suona un suo dolore:
C’è dentro la malinconia un chiarore,
perché scompare l’uomo
dentro il suo strumento
(Lipsia, maggio 2017)
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Nera e periferica la notte dell’Est.
Ingoiate dal buio ci sono industrie a riposo.
Il tacco schiocca forte dove non si può vedere.
In un rifugio musicale, tanti uomini
Scuotono le teste in sincronia.
Il buio e il freddo dei boschi si combattono
Col canto, fischio d’aquila:
in picchiata sul mio petto mediterraneo
una freccia che proviene dal gelo.
Da lontano si rianima l’industria
Di una meccanica minore.
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Federica Giordano
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Federica Giordano è nata a Napoli nel 1989. Si laurea con 110 e lode in Lingue e culture moderne con una tesi in traduzione letteraria dal tedesco dal titolo “Traduzione e traducibilità della poesia. Porcellana di Durs Grünbein”.
Nel 2008 pubblica la raccolta poetica Nomadismi. Nel 2009 è autrice del testo in musica Favola di Mezzanotte, musicato dal compositore G. Mancusi. Nel 2011 pubblica La parte che ti ho affidato, Boopen Led Edizioni. Sue poesie vengono pubblicate su riviste specialistiche. Partecipa a reading poetici e rassegne letterarie come Il festival della Letteratura di Narni e Una piazza per la poesia di Napoli. Si occupa di critica letteraria per varie riviste tra cui “ Nuovi Argomenti” e “Poesia” di Crocetti. Da segnalare il suo servizio sulla raccolta “Porcellana – Poema sulla distruzione della mia città” di Durs Grünbein, pubblicato nel numero di Febbraio 2013 della rivista “Poesia”. Nel 2014 partecipa come autrice e come traduttrice al progetto antologico “Ifigenia siamo noi”, edito da Scuderi Edizioni.
Cura la sottotitolazione italiana di due lungometraggi di Cynthia Baett “Cycling the frame” e “The invisible frame” presentati nell´ambito delle rassegne culturali del Goethe Institut di Napoli. Un’ampia selezione di testi inediti viene pubblicata sulla rivista Poesia, numero di novembre 2016.
Nel 2016 pubblica “Utopia Fuggiasca” con l’editore milanese Marco Saya. Il libro è stato presentato nell’ambito della Fiera del Libro di Roma “Più libri più liberi” ed è stato premiato a Mosca, vincitore della sezione “Tonino Guerra” nell’ambito del Premio italo-russo Bella Achamadulina 2017.
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