“SILENZI”
Non aggiungo che piccoli brandelli
per quei sogni tagliati nei solchi delle ore,
chiedo un segno che possa custodire
l’impossibile attesa di un credo,
avvezzo ormai al diniego di un Dio inclemente.
Il silenzio
per gesti intessuti in solitudine
ha scansioni di pupille e di impazienze:
riflesso di una lampada dietro le vecchie foto
che ripetono avventure ormai sbiadite.
Nulla coincide con le mie promesse
per le tue labbra di cenere.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
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