Loris Maria Marchetti – Mercante ingenuo---Edizioni dell’Orso – Alessandria – 2018 – pag. 63 - € 12,50
Loris Maria Marchetti (Villafranca Sabaudia 1945) ha all’attivo una ventina di opere poetiche, spesso premiate, due volumi di racconti, un romanzo breve e alcune raccolte di elzeviri e prose varie.
Cifra essenziale di Mercante ingenuo, la plaquette del Nostro che prendiamo in considerazione in questa sede, caratteristica che emerge anche in altre sue opere, sembra essere quella dell’ironia, qualsiasi siamo le tematiche toccate dall’autore, che sono molto eterogenee.
Il libro è scandito in tre sezioni senza titolo e per la sua unitarietà stilistica e contenutistica potrebbe essere considerato un poemetto.
La quotidianità pare essere, nelle sue sfaccettature, il tema conduttore della raccolta del Nostro.
La parola in questo autore è sempre detta con urgenza e crea, attraverso i sintagmi, nel loro aggregarsi, immagini suggestive e ricche di fascino attraverso un poiein che va sempre a riflettere sulle cose esterne e solipsisticamente su sé stesso, quando il poeta s’interroga sul vero senso della vita.
Rispetto a quanto suddetto si fa riferimento alla composizione Notizie personali divisa in tre scansioni. nella quale l’io – poetante si svela e rivela nel tradurre in versi il suo atteggiamento di fronte all’esistere: - “…//Tutti i libri che ho letto, / la musica udita, / i musei visitati/, perfino le donne che ho amato/ potrei cedere in cambio/ di un attimo di coesistenza/ pacifica con quell’altro/ irriducibile che sono io//…”.
In questi versi, che costituiscono la strofa centrale del componimento, il poeta, nel fare un inventario della sua interiorità, afferma che per lui la cosa fondante, l’evento esistenziale più importante è la pace con sé stesso e che per raggiungerla potrebbe sacrificare non solo l’arte letta e contemplata ma perfino le figure femminili amate: qui Marchetti ci fa pensare all’ideale delle filosofie orientali che cercano il nirvana e l’estasi mettendoli al primo posto.
Il poeta si definisce l’altro irriducibile che sono io e in questo modo efficacemente riflette sulla condizione umana e sulla mente.
Nel citare l’attimo ce lo fa intendere come concepito da Heidegger, inteso come feritoia atemporale tra passato e futuro, il fulcro in cui si fermano e si inverano tutte le esperienze di una vita intera.
Profonda è la concezione di Loris Maria che viene esposta nella poesia eponima, venata da un’amarissima ironia. In essa viene detto appunto un mercante, che pure avendo straordinarie mercanzie da collocare, non seppe venderle e finì da vecchio povero e disperato. Qui è detto anche il tema del male perché l’ingenuità stessa è un male dal quale bisogna assolutamente guardarsi e proteggersi.
Anche un’atmosfera di sogno ad occhi aperti viene raggiunta nella composizione Lei nella quale viene detta una figura femminile dai fianchi ampi e il suo amore sacrificale con i suoi figli bellissimi generati per miracolo senza intervento di uomo.
Il tema della partenogenesi è qui detto in un’atmosfera magica che Marchetti sa evocare e che ha qualcosa di classicistico.
Poeta raffinato e intelligente Marchetti con la sua voce inconfondibile e unica che nel tempo è rimasta costante.
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Raffaele Piazza
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