Loris Maria Marchetti – Il Paradiso in Terra----Joker - Novi Ligure (AL) – 2017 – pag. 43 - € 12,00
Loris Maria Marchetti (Villafranca Sabaudia 1945) ha all’attivo una ventina di opere poetiche, spesso premiate, due volumi di racconti, un romanzo breve e alcune raccolte di elzeviri e prose varie.
"Il Paradiso in Terra", la raccolta di poesia di Loris Maria Marchetti che prendiamo in considerazione in questa sede, è risultata Vincitrice unica della Selezione per L’Agenda Poetica indetta dal Quadrimestrale di cultura letteraria La clessidra.
Il libro è scandito in tre sezioni eterogenee tra loro per tematiche e, per certi aspetti, anche a livello formale.
La poetica di Loris Maria Marchetti ha per cifra distintiva una forte vena intellettualistica, che si ripropone di raccolta in raccolta.
Con il tempo il poeta ha affinato i suoi strumenti espressivi e, attraverso il suo poiein, va delineando la sua concezione della vita dell’uomo di per sé stessa dolorosa, ma che può anche raggiungere la felicità.
E dunque la pratica della poesia come consapevole e catartico esercizio di conoscenza verso il superamento del varco montaliano.
Non caso, rispetto quanto suddetto, il Nostro ha scelto per il testo il titolo Il Paradiso in Terra, che risulta ottimistico.
Ovviamente Marchetti fa riferimento ad un paradiso laico, senza entrare nel merito della trascendenza, un paradiso che diviene sinonimo di gioia anche per chi, per dirla con Mario Luzi, vive sotto specie umana.
La prima sezione è composta da componimenti tutti senza titolo e si può considerare, per la sua unitarietà stilistica e contenutistica, un poemetto.
Il tema è qui quello del tempo che trascorre inesorabilmente insieme a quello della morte e dei morti, morti che continuano a vivere nella memoria e possono nella finzione creativa poetica diventare dei veri e propri interlocutori dell’io – poetante.
È presente un tu femminile al quale il poeta si rivolge, presumibilmente quello dell’amata defunta, figura della quale vengono detti pochi riferimenti.
Il poeta è davanti al suo sepolcro e con un volo della fantasia veramente molto alto e bello vede in lei la bambina (che forse mai conobbe in vita) proiettata verso le sue successive stagioni della vita quando il mistero impenetrabile del cosmo agiva a conformare in lei la donna nella virtualità di figlia, sposa, madre.
Si respira in questi versi raffinati e ben cesellati la forte sensazione di un sogno ad occhi aperti che si coniuga anche al tema metafisico del sonno.
In una poesia il poeta parlando con l’amata le dice che il sonno intermedio, in attesa della resurrezione del corpo lo dorme adagiata quietamente ai piedi della collina di Superga.
Ci sono un’intrinseca visionarietà e anche una venatura surreale nei precisi, leggeri e icastici tessuti linguistici che il Nostro ci propone, sempre permeati da bellezza, velocità e luminosità.
Le altre due parti del libro si diversificano notevolmente dalla prima per argomento avendo rispettivamente per oggetto un vero e proprio sogno americano in versi e la cronaca di un soggiorno a Parigi, città dalla quale il poeta immagina di inviare delle letterine.
Magia e sospensione sono i denominatori comuni delle composizioni che Loris ci presenta in questo volume.
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Raffaele Piazza
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