Simona Chiesi : “Sfarsi” – Ed. Aletti – 2018 – pagg. 76 - € 12,00
“Lettore non farti ingannare,/ io non sono triste o felice,/non sono in colpa od innocente,/ non sono vittima o carnefice,/ non sono amata o amante,/ né figlia né madre, né vento né neve./ Ma sono onda o marea,/ gatto o gemma , guardia o ladra/ se nella mia testa spunta l’idea./ Della poesia sono amica,/ lei arriva e mi porta via./ Sono innamorata si, delle parole,/ gioco e costruisco palazzi di carte,/ voli di coriandoli o corse radenti,/ ma tutto è frutto di fantasia,/ mi chiede le gambe e scappa via./ Via dalla testa e via dal cuore,/ giusto o sbagliato non è che poesia./ Io sono e non sono, maschera o volto,/ non giudicare la vita mia.” – Con questa lirica esemplare si chiude il volume di Simona Chiesi , una raccolta densa e ricca di poesie , tutte scritte con la vertigine di chi schiva il cerchio imperfetto per ricamare ritmi dal pensiero fecondo e dalla sorpresa delle illusioni. Il volo radente che la poetessa riesce a realizzare nel soffio vitale della scrittura è un battito frequente e sigillante, che si traduce pagina dopo pagina in colorati e multiformi volteggi, per riuscire a completare la musica che arpeggia nei versi e incidere nel viaggio improvviso del poeta. Ella cerca di accalappiare le emozioni del dettato nell’impalpabile sortilegio del sussurro , nelle inaspettate catene dell’amore , nel meraviglioso chiarore della speranza , nel suono acuto di un grido che strappa frammenti, nella innocente lettera scarlatta incisa sul petto , nei sogni ombrati dei vicoli antichi . Mentre a scatti le istantanee si susseguono come fotogrammi nella tenera fioritura di immagini il verso si fa sempre più incalzante per “grumi di rabbia inghiottiti in fretta” , per “voli scompigliati e freschi” , o “strappando il germoglio della nostalgia”.
ANTONIO SPAGNUOLO
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