Franca Donà : “Fil Rouge” – Ed. Kanaga – 2018 – pagg. 94 - € 13,90
Un racconto che si dipana tra queste pagine acquista svariati colori, tutti segnati da una realtà, da una quotidianità vissuta, da metafore ed incisioni, che rincorrono il tempo, sia come memorie da scolpire, sia come illusioni da rincorrere.
La scrittura per la poetessa è vincolo di sopravvivenza, vincolo di un’eco che possa ripetere le “sillabe” lasciate libere nello scorrere o ricamate nell’incanto di profumi.
Le figure si avvicendano nel tremore di luci serali, nella melodia straziante di un violino, nelle trasgressioni di un cuore attempato in bianco e nero, nel canto della primavera, nel volo delle rondini, ed il sussurro poetico adagia ritmi che riescono a comporre le melodie di versi quasi sempre senza un metro ben preciso. Qui allora lo spazio temporale diviene vortice per riuscire a contenere ricordi che si susseguono negli attimi, che rimbalzano nel pensiero per ricucire quegli scatti che piano piano possono sbiadire nel profumo lungo delle ore. Il canto diviene ascolto , la parola diventa sussurro “poiché di voli è colmo il cielo/ ed io inseguo il tratteggio del vento”.
ANTONIO SPAGNUOLO
Grazie infinite al Prof. Spagnuolo per aver dedicato la sua preziosa attenzione alla lettura del mio Fil Rouge. Franca Donà
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