Francesca Lo Bue : “I canti del Pilota” – Ed. Soc. Editrice Dante Alighieri – 2019 – pagg.138 -€ 9,50
Con testo in spagnolo a fronte la silloge offre un’ampia e suggestiva canzone, fra pensieri insondabili, che dell’esistenza esprimono le incertezze e le illusioni variopinte, e magnetiche sequenze, che riescono ad illuminare la parola poetica. Un susseguirsi di visioni, figure ed incisioni, che, quali maschere guizzanti, giungono a tessere la continuità di un dettato, nel quale passo dopo passo si riconosce la consapevolezza di una quotidianità dal linguaggio contenuto e coinvolgente. Le immagini vagano dalla trasfigurazione della gemma immersa nell’acqua alle aure di un’assenza per la quale svanisce anche la speranza, dalle armonie della rugiada nella chiarezza mattinale agli assolati marciapiedi dei sogni, si che il canto ha un’armonia sua propria, che allude molto spesso al gioco dell’infinitudine. Nella “introduzione” la poetessa lancia con destrezza ed ottimo bagaglio culturale un decalogo dedicato alla metafora, nel quale e con il quale disegna la ricerca della vibrazione poetica nel fluire delle fugacità dell’esistere.
ANTONIO SPAGNUOLO
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