lunedì 29 aprile 2019

POESIA = ANTONIO SPAGNUOLO

“Incanto”
L’arteria batte il tempo irrequieto
in questa solitudine perfettamente incisa
nel ricordo e nei segni, che permangono ancora.
Anche l’incanto perdura nel tratto breve
di un bagliore che non traccia incandescente,
e trabocchi di nuovo nel nettare frammentato, stanco.
Senza storia il cuscino profumato
inghiotte il tremore della notte,
oltre ogni promessa , e l’infinito si aggira contro il tempo.
Liberarmi dall’ombra dei ricordi , ed eterno è il mio urlo,
quando disperdo le immagini del tuo volto
tra le carte da macero , nel vecchio legno
della scrivania, ormai spoglia di ogni dolcezza.
Liberarmi dall’ombra dell’impuro corteo
che piomba in qualche errore dei giorni
a riordinare le aritmie impotenti,
nudo nel lembo delle coltri inaridite
per ritrovare quelle tue tenerezze di fanciulla .
Fra demonio e follia trascino il labbro ai capelli,
le braccia al precipizio segreto,
inconfondibile , di un autunno precoce.
Sgusciammo il tempo incatenati all'angoscia:
tu conchiglia di distanze, io abbandonato alle ore.
Non ho più il coraggio di rincorrere la tua gonna,
per quelle vene gioiose e fuori segno,
ora che il marmo rinchiude le tue forme .
*
ANTONIO SPAGNUOLO

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