Claudia Manuela Turco (Brina Maurer), "Il Centauro malato", Torino, Robin Edizioni 2018, pp. 264, 15 euro
Una voce poetica potente che non ha paura di riaprire ferite dell’anima, perché sa farsi forte delle proprie cicatrici. Brina Maurer ci propone liriche dal 1998 al 2010. Non mancano veri e propri poemetti post-moderni, in cui la parola si illumina di volta in volta di luce fredda o di riflessi sanguigni (il rosso è un colore adatto), la poesia si fa bisturi per dividere da noi le illusioni, gli abbagli, e donarci una verità affilata che non rende liberi ma consapevoli. Non mancano immagini visionarie e metafisiche: “Suoni metallici / volteggiano / lungo le stecche / di ombrelli / dall’argenteo puntale / di mecca dorato, / ombrelli accolti / da invitanti vortici / ambrati di viole e rose” (tratta dall’“omaggio al pittore torinese Gianni Sesia della Merla”).
Le citazioni di altri poeti e artisti non mancano, a delineare un percorso sinergico, che attraversa la poetica degli ultimi decenni. Fra tante sfaccettature è interessante cogliere ciò che l’autrice dice della poesia in sé: “Slaccio la metrica / come un fastidioso busto, / che crea facili illusioni / di nitide e abbondanti forme. / Nulla è nitido, stabile. // E nell’incertezza / m’incruno nell’ago poetico, / per ricucire i lembi dell’eterna ferita, / cuocendo spiedini di stelle, / carni infilzate nell’arcano”. In questi versi c’è tutta la filosofia dell’autrice che si manifesta in ogni componimento. E poi però sa scrivere anche: “La poesia accende scintille / in sogni perduti, / riporta sul prato / un fanciullo cresciuto, / regala brividi lontani e amori vicini. / Gli occhi si bagnano di rugiada, / mentre le lacrime arginano il dolore”.
Dunque la stessa forza che scoperchia le ferite regala istanti di plenitudine.
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-- Federico Caldera
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Pubblicato in “Bacherontius” – Periodico di attualità, cultura, politica e satira fondato nel 1969, Anno L, Numero 2, Maggio 2019, pp. 34-35, in “Il Giardino delle Muse”, Rubrica di recensioni librarie a cura di Federico Caldera https://it-it.facebook.com/pg/Bacherontius/posts/
“Bacherontius” nasce nel novembre 1969 ed è un periodico bimestrale che, da 50 anni, esce ininterrottamente senza proventi pubblicitari e senza sovvenzioni pubbliche.
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Federico Caldera è nato a Novara. Insegnante in quiescenza, si occupa da tempo di giornalismo e di letteratura, con particolare attenzione alle recensioni librarie. Oltre alla collaborazione con un settimanale della sua zona, segue la “terza pagina” della rivista “Bacherontius”, edita a Santa Margherita Ligure dalla “Tigulliana”, associazione culturale che è anche casa editrice.
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