domenica 23 giugno 2019

SEGNALAZIONE VOLUMI = VIVETTA VALACCA

Vivetta Valacca – Tu sei la realtà e l’essenza tutto il resto è sogno inquieto---puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2019 – pp. 111 - € 16.00

Il libro di poesia che prendiamo in considerazione in questa sede è composito e articolato architettonicamente, essendo scandito in una prefazione lirica, una premessa dell’autrice stessa, un preludio poetico, la sezione Corpus e in un postludio poetico.
La prefazione lirica è del poeta tedesco Dieter Schlesak e consiste in un componimento poetico in tedesco dedicato alla stessa Vivetta Valacca in occasione del suo compleanno e ha a fronte la traduzione in italiano.
Nella premessa la poetessa chiarisce che la sua raccolta è un dialogo con l’amato e si può aggiungere che i suoi sentimenti nell’amarlo sono nobili e sinceri nella gioia di essere pienamente ricambiata.
Un canzoniere amoroso postmoderno, quindi, esaltazione dell’amore che se fa soffrire può donare come in questi versi ineffabili gioie dei sensi in commistione con le anime.
Nel preludio poetico, composizione verticale, la poeta nell’incipit si chiede rivolgendosi all’amato: è/ un bambino/ con noi l’amore? /… versi delicatissimi sull’innocenza dei bambini e del loro approccio alle cose empatico che è tipico degli amanti.
Inoltre come ha scritto Antonio Porta i figli, che nascono bambini, sono il frutto dell’amore uomo-donna.
Il primo poeta che viene in mente leggendo la raccolta è John Donne di Poesie amorose e teologiche perché il libro è intriso di misticismo ed è evocato subito il ricordo del termine interanimarsi riferito all’unione della poetessa con il suo lui nei versi emblematici: il tuo volto/ era il mio volto/ il mio volto era il tuo volto// nel cielo/ prima che tuo padre/ e tua madre s’incontrassero…/ per questo/ con te mi sono conosciuta/ per questo con me hai conosciuto te stesso/. E il conoscersi non è ovviamente solo quello dei corpi ma anche quello delle menti nel compenetrarsi e divenire una cosa sola.
Da notare che anche l’amato è poeta e che scrive in Vivetta frasi incancellabili e che lei ha l’anima incisa, cesellata dai suoi versi.
L’amore stesso è per la poeta il generatore della poesia che senza l’amore non si scrive.
Un altissimo inno all’amore che ha tra i suoi modelli il Cantico dei cantici veterotestamentario e i lirici greci e latini.
L’amore come estasi delle dualità menti-corpi in un contesto mistico in cui dice Vivetta che lei e lui vedono la luce che passa tra loro, luce che vede anche il Cielo mentre gli angeli ridono con loro.
La raccolta nel suo etimo è spiazzante per la sua nitidissima cifra neolirica, unica nel contesto della poesia italiana contemporanea e di tutti i tempi perché in essa ogni singolo sintagma è pervaso dal senso dell’amore profano e sacro che divengono una sola cosa.
Anche il tempo e lo spazio annulla l’amore e la poeta ha dormito il sonno dell’amore ritrovato dopo il silenzio.
Un’apoteosi del sentimento amoroso che ontologicamente ha una valenza religiosa quando è detto che l’amore stesso ha la luce donata degli angeli calda-accoglienza della benedizione/ liquida luce di Dio.
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Raffaele Piazza

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