Michele Nigro : “Pomeriggi perduti” – Ed. Kolibris 2019 – pagg. 118 - € 12,00-
Oltre ogni sipario lo sguardo attento e discreto del poeta cerca di scoprire i colori di una quotidianità che ricama inaspettate sequenze, tra “confini di antiche terre” e “dorso di libro da pagine cadute”. Un itinerario che incrocia ricordi ammaliati ed illusioni che appaiono indiscrete. Dalla semplice sosta ad un tavolo del caffè “in un angolo cieco e sicuro di Roma” alla dimenticanza “nell’aria tempestosa che smuove le fronde degli alberi”. La scrittura si apre ad un sedimento di tradizione classica per svilupparsi in rigorose incisioni moderne, così che il piglio inoltrato nel meriggio si pone nella realtà e la insegue con riferimenti testuali di notevole impegno. La parola ha riscontri in segmenti che si avvolgono nel tempo, in una discreta pretesa di disimpegno legato alla esperienza dei rapidi intagli, giocati prevalentemente sul verso breve e fulminante, anche perché “questo fuoco finirà,/ la sua luce avvolta/ dalle tenebre del tempo,/ non per umana volontà./ Finirà la storia/ questa terra abusata/ la gloriosa specie,/ finiranno/ i nostri anni insieme/ e finiremo noi/ che agguantiamo il presente/ di vita avidi.”
ANTONIO SPAGNUOLO
Grazie per questa gradita recensione... Michele
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