Silvia Elena Di Donato : “La maschera di Euridice” Masciulli edizioni – 2019- pagg.96 - € 10,00- prefazione di Federico Leoni.
In postfazione al primo rigo è scritto: “La poesia non si commenta, si legge e basta” , ma dopo una lettura sapiente e approfondita qualche frase si propone con semplicità, per condividere le emozioni o i pensieri che il ritmo serrato dei versi è riuscito ad imprimere nel nostro sub conscio. Ogni poesia ha una sua storia ed un tessuto che viene ricamato con fatica, quando “l’enigma del tempo/ bacia/ i segni dell’eternità,/ gioca/ con tutte le parole che ho/ e che non mi bastano a dire,/ con tutta l’aria che ho/ e che non mi basta a respirare.” Ed ognuno di noi diventa poeta se lascia libero sfogo alle reminiscenze segretamente incise nelle folgorazioni, perché il sub conscio è il luogo della poesia. Versi brevi, ritmati con energia, quasi a voler suggellare con determinazione figure o colori, fantasmi o lacerti, brividi o sussurri nella musica sospesa del dettato. La poetessa vola con ardite immagini fra le cromie del cielo, “enigma perfetto dei venti”, e il miracolo dei frammenti, tra la “profezia bugiarda delle nubi” e il gioco affollato dell’agorà, con il dono di un particolare nirvana che diventa struttura portante di ottime ascendenze letterarie della parola. L'io ha divisioni metaforiche nella spiccata tendenza all'introspezione, accompagnato com'è dalla tendenza implosiva del segno.
Il volume è preziosamente arricchito dai disegni di Zopito De Fabritiis . Ventiquattro riproduzioni che sono un vero e proprio vivace commento ai vari testi. Si chiude con un dialogo tra Caterina Piccirilli e Francesco Baldassarre, simpaticamente immersi in una realtà parallela che si scopre e decide i confini letterari dell’opera poetica.
ANTONIO SPAGNUOLO
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