"Le Muse" -- Bimestrale per il mondo dell’arte e della cultura – Anno XIX – Giugno 2019
Le Muse è una rivista d’arte e cultura fondata da Paolo Borruto e Maria Teresa
Liuzzo diciannove anni fa e quindi può considerarsi storica nel nostro panorama
letterario, scenario nel quale molte riviste di questo genere chiudono i battenti dopo
poco o pochissimo tempo dai loro inizi.
Le Muse è organo ufficiale dell’Ass.ne Lirico – Drammatica Arte e Cultura
Pasquale Benindende.
Maria Teresa Liuzzo ricopre i ruoli di Editore, Direttore Responsabile e Direttore
Pubbliche Relazioni.
I vicedirettori sono Davide Borruto e Stefano Mangione e lo stesso Borruto è
Direttore della Redazione e gestisce i rapporti con gli Istituti Culturali.
Molto nutrito il Comitato Letterario di Redazione del quale ha fatto parte la
figura di spicco di Giorgio Bàrberi Squarotti.
Le Muse annovera Corrispondenti Esteri in Romania, Spagna, U.S.A. e
Argentina.
La Direzione e l’Amministrazione di Le Muse sono a Ravagnese di Reggio
Calabria e tra le riviste artistiche cartacee del Meridione, quella che prendiamo in
considerazione in questa sede può considerarsi una delle più serie ed eclettiche.
Ricchissimo il sommario che presenta l’Editoriale di Davide Borruto per la
memoria di Andrea Camilleri recentemente scomparso.
Seguono parti dedicate a poesie di poeti dei quali spesso sono inserite le
fotografie e sezioni che contengono poesie di poeti italiani celebrati all’estero come
Delma Cigarini tradotta in lingua spagnola e Aldo Sisto tradotto in lingua albanese.
Il personaggio del mese è Chiara Ortuso, insegnante, scrittrice e poetessa della
quale è pubblicata la foto a colori in copertina.
Nel bimestrale s’incontrano saggi e recensioni di qualità e una Rubrica è dedicata
agli Aforismi di Antonio Martone.
Una lettura impegnata, un caleidoscopio di articoli e testi poetici connotati dal
comune denominatore della qualità a dimostrazione che ancora una volta scommettere
sulla poesia e l’arte in generale si rivela una scelta vincente per i valori dell’essere che
sono ancora in piedi in un mondo dominato dalla mentalità dell’avere.
Un’immersione tout-court nella bellezza che supera di gran lunga la mentalità
del mero apparire.
*
Raffaele Piazza
Nessun commento:
Posta un commento