“Ombra”
Un’ombra appena l’ostaggio delle braccia,
nostalgie dei silenzi alle caviglie,
trasparenze delle tue pupille.
Giocavamo ai papaveri nel brivido annunciato,
il tuo seno delicatamente si offriva
al proscenio , stranito ed improvviso,
e le ombre avvolgevano lenzuola.
Alle pareti il fragore del nostro pentagramma
grottesco infinito di passioni
confuse nel racconto lungo ciglia
per cancellare il richiamo
soffocato nel vuoto .
forse ho incendiato i ricordi
e sono qui a scrivere sciocchezze
per una fanciulla nuda inesistente.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
(da "Polveri nell'ombra"- Ed. Oedipus 2019)
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