domenica 13 ottobre 2019

SEGNALAZIONE VOLUMI = RITA IMPERATORI

Rita Imperatori – Di questo nostro esistere--Puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2019 – pag. 53 - € 12,00
"Di questo nostro esistere", la raccolta di poesie di Rita Imperatori che prendiamo
in considerazione in questa sede, presenta una prefazione di Ivan Fedeli esauriente e
ricca di acribia e una nota introduttiva dell’autrice stessa.
La poeta nei suoi intenti concepisce la filosofia, nel tradurla in poesia, come
analisi dell’esistenza, cioè del modo specifico, originale e proprio dell’uomo come
chiarimento del rapporto tra l’uomo e l’essere (società, mondo e Dio).
Proprio in questo rapporto l’io – poetante, che si potrebbe definire un noi è
sempre in bilico tra gioia e dolore nel porsi assillantemente domande nel tendere al
senso della vita che altro non può essere che quello della continuazione.
Questo senso s’invera nel continuum di unità minime che divengono versi che si
fanno poesie profondissime e intense nei contenuti e chiare nella forma luminosa,
icastica, leggera e narrativa nella sua immediatezza.
Per Imperatori siamo tutti “sotto specie umana”, per dirla con Mario Luzi, gettati
nella montaliana “ressa cristiana” dei giorni e la vita è una lotta o una battaglia
quotidiana che ha bisogno delle sue strategie.
Emblematica, rispetto a quanto suddetto, la prima poesia programmatica della
raccolta, che, per la sua unitarietà stilistica e contenutistica potrebbe essere considerata
un poemetto.
Nella suddetta composizione intitolata, Non c’è modo di stare sulla terra, è detta
con urgenza la condizione umana quando Rita afferma che vivendo sul pianeta terra è
inevitabile che sopraggiungano i dolori.
È detta qui anche la caducità dell’esistere, visto che alla fine saremo solo
memoria per alcuni.
Anche il tema del male è nominato quando viene affermato che secondo il libero
arbitrio si può lasciare a volte il solco del bene pur di vincere almeno una partita, o,
potremmo aggiungere, pareggiarla.
La poeta aggiunge che per ora distogliamo il pensiero dalle domande che minano
i percorsi consueti della mente e fingiamo di avere la serena consistenza delle pietre.
I versi si susseguono incalzanti di poesia in poesia con un’intrigante ritmo
cadenzato che crea una suadente musicalità attraverso stringhe irregolari imbevute da
una patina di classicità.
È necessario conoscere la propria provenienza per affrontare le nuove sfide e
quindi Imperatori ci mette di fronte ad un’originale ed efficace poetica tout-court
intellettualistica.
L’autrice in La speranza si apre all’ottimismo nel vivere la speranza stessa come
un lume che non chieda mano d’uomo.
La speranza stessa non si coltiva, tuttavia a volte si trova il bandolo per tutto e
anche per noi ride la cometa, immagine di notevole efficacia.
E si possono avere spalle forti simbolo della sicurezza nell’affrontare l’esistere
con tutte le sue contraddizioni.
In Guardami il cuore la poeta si rivolge al Signore, del quale dubita l’esistenza
in altri componimenti, e gli chiede appunto di scrutargli il cuore perché non sa più
pregare.
E qui c’è anche il senso del peccato quando l’autrice chiede a Dio il perdono e
la possibilità di espiare le proprie colpe.
Una forte valenza etica permea dunque questa raccolta nella quale la poesia
diviene preghiera anche laica.
Raffaele Piazza

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