Raffaele Pizza: "Alessia e Mirta", Ibiskos Ulivieri editore, Empoli,2019 - pp. 52, Euro 12,00.
Un nuovo capitolo del romanzo in versi che Raffaele Piazza ci racconta oramai da anni. La ragazza Alessia, già protagonista dei libri precedenti, ora condivide il palcoscenico degli eventi con altri personaggi. Troviamo tra queste pagine Giovanni, il suo primo ragazzo, con cui conosce e sogna l’amore. Ma soprattutto Mirta, una nuova figura femminile, molto più grande di Alessia, che divide fin dal titolo il ruolo di protagonista della nuova raccolta del poeta napoletano.
In questi versi, intrisi di un dettato lirico tanto caro al nostro, si racconta la crescita della ragazza Alessia, il coraggio di avventura, l’emozione del viaggio anche solo per incontrare il suo amore; la delicatezza, le prime emozioni nel sentirsi grande, provare ad essere più matura della propria età: i turbamenti, le ansie, la vita che cambia e si spalanca davanti a lei.
È ancora il mare di Napoli, o il parco Virgiliano fermo al ricordo di un anno in particolare, il 1984 su cui l’autore ritorna per non perdere un punto fisso della propria memoria, ad essere il sipario che separa le varie scene, mentre si intrecciano i momenti dell’amore puro dei due giovani innamorati. Ma tra le sequenze si affaccia un altro angolo di esistenza che si consuma improvviso: è la vita di Mirta che si interrompe.
Scene d’ufficio, vissute dalla “ragazzina di 44 anni”, momenti vissuti prima del tragico epilogo. Un’amicizia intensa, profonda, che lega questa nuova protagonista, fermata nel suo gesto e nel suo ricordo, con l’autore, il quale si sofferma nei dettagli intimi degli oggetti: il pacchetto, la rivista, altri dettagli apparentemente marginali, ma che riportano alla memoria i momenti attraversati insieme a questa amica affettuosa, cara, indimenticabile.
È quasi una parentesi che si accavalla alla storia d’amore tra Alessia e Giovanni, ma una parentesi che racchiude un punto fermo, l’amicizia sincera e corrisposta, il senso stesso del nostro trascorrere i giorni, mentre Alessia torna alla domanda fondamentale della sua giovane età, per dissolvere ogni dubbio e dare certezza al suo cammino: “Chiede Alessia a Giovanni / se l’ama. Dice l’amato: sì!!!”.
*
Domenico Cipriano
Nella disamina di Domenico Cipriano sull'opera di Piazza, si ammira la profondità e la ricchezza nell'addentrarsi nel misterioso gioco della vita di due ragazze, una molto più grande che ha chiuso con l'esistenza. Gli oggetti, nota il recensore, che vuol mettere in risalto Piazza, appaiono marginali ma anche simboli di un vissuto. Bel lavoro di Cipriano, complimenti!
RispondiEliminaLa poesia di Raffaele Piazza ha il coraggio delle emozioni.Cosa importante e rara, se fatta con lucidità e consapevolezza.Come ho scritto in una mia recensione al libro di Piazza: "Raffaele Piazza è quindi capace di accompagnarci, con questa silloge, nelle pieghe di storie di donne, di rivitalizzare l’antico dualismo di amore e morte con la cura e la discrezione di un poeta attento e misurato, capace di un linguaggio asciutto quanto ricco di colori, e bravo nel creare il necessario spaesamento e straniamento letterario in grado di tenere a distanza i demoni della propria vita interiore."
RispondiElimina