lunedì 13 aprile 2020
SEGNALAZIONE VOLUMI = ANTONIO DONADIO
Antonio Donadio : “Il senso vero della neve” – Ed. Morcelliana . 2019 – pagg.94 - € 10,00
L’intensità di una voce, che non viene dissolta nell’ombra, annota le lucide immagini in un lungo poemetto dalle pagine accurate e amorevolmente levigate. Suddiviso in due sezioni il volume offre simultaneamente due aspetti diversificati del “fare poesia”. Una prima parte ricca di testi brevi (quattro / sei righi) in espressione filosofica, scavata nelle visioni di attesa o di “nascosti vuoti d’aria”, ed una seconda parte “contrassegnata da versi e strofe ad aggregazione frammentata, dal ritmo spezzato e nervoso”, prodigiosamente spumeggiante di “scampoli” musicali.
“forse il darsi è nell’attesa
incessante senza prendersi mai
sortilegio d’antichi silenzi
sembianza d’assiderata neve
lungo i deserti bordi.”
Vita e sospensione, materia e spirito, conscio ed inconscio, in un avvicendamento che afferisce ad una pulsione visibile/invisibile, che il narratore cerca di levigare, attratto dal fantasma dell’immaginazione e dalla probabile soluzione di continuità fra quotidiano ed ignoto. Se la stagione attarda “col passo dell’ospite inatteso” possiamo anche timidamente accennare ad un sussurro di preghiera, ad una vertigine colorata che riaccende memorie, anche quando “tra ramaglie di luci/ guizzano stelle intorpidite/ al sorgere dell’improvviso/ ultimo sole.” Allora il poeta “parla” con il lettore, con la pagina bianca, con l’evanescente figura che piano piano precisa la sua sagoma e ritrae “la mano, tu scappi/sorridi felice, non schivi/ il leccio che traccia voli leggeri/ con code di cielo, sorridi:/ è nuovo/ bianco sentiero/ che viene, / e tu/ bosco smeraldo/ a pioggia e nuovi bastioni/ in cerca/ vedrai.” Una visione al di là del materialismo puro, che partecipa ad uno strano ipnotismo della “parola”, per indicare strategie comparative, in una nuova prospettiva psicofisiologica capace di coagulare astrazioni e ri/costruzioni della realtà.
ANTONIO SPAGNUOLO
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